Sampdoria, Yoshida: “Il lockdown periodo duro, Gabbiadini come Goku”
Intervenuto a Culture, rubrica di DAZN, il difensore della Sampdoria, Yoshida, si è raccontato tra aneddoti, il duro periodo del lockdown causato dalla pandemia, i suoi idoli e l’infortunio di Gabbiadini. Di seguito le sue dichiarazioni.
Sampdoria, Yoshida si racconta
SULL’OLANDA: “La cosa più strana che ho notato in Europa era la gente molto alta. In Giappone siamo molto più bassi. Quando sono andato via dal Giappone ho rispettato molto di più la cultura del Giappone”.
SUL SUO CARATTERE: “I giapponesi sono troppo duri. Io preferisco essere uno tranquillo. Diciamo a metà tra gli italiani e i giapponesi, tipo come gli inglesi”.
SUL LOCKDOWN: “La fascia di capitano mi rende fiero, è un grande onore e una cosa straordinaria. Pulire lo spogliatoio fa parte della nostra cultura, da queste parti è diverso. Quando vedo gli spogliatoi qui, in Inghilterra o in Olanda sto male, mi viene voglia di pulire”.
SU NAKATA: “E’ una leggenda per me e per tutto il mio Paese. Ha avuto una carriera incredibile, peccato che quando si sia ritirato non abbia deciso di contribuire al calcio giapponese”.
SU NAGATOMO: “Abbiamo giocato dieci anni insieme. Mi piace tanto. Ha un fisico incredibile. Una testa incredibile. Molto strano. Molto forte e simpatico”.
SU HONDA: “Ho giocato con lui anche più che con Nagatomo, siamo stati nella stessa squadra. Quando sono arrivato lui stava già per cambiare squadra, sono andato a casa sua ed era piena di scatoloni”.
SU GABBIADINI: “Gabbiadini è il nostro Goku, spero che come lui torni più forte dopo il brutto infortunio che ha recentemente subito”.
SU TOHRSBY: “È il Pikachu della Sampdoria. Ha l’auto elettrica, pensa sempre all’energia”.
SU CANDREVA: “È il più disordinato della Sampdoria“.
SU MIURA: “È gentilissimo, lo rispetto tantissimo come calciatore”.