Sampdoria, Giampaolo: “Con l’udinese ci aspetta una gara dura”
Lunedì scorso la Sampdoria è stata surclassata dall’Atalanta per 4-0 nel posticipo del 27° turno di Serie A. Domani i blucerchiati torneranno in campo davanti al proprio pubblico e di fronte a loro ci sarà l’Udinese che una settimana fa ha fermato il Milan a San Siro. Il tecnico della squadra ligure Marco Giampaolo ha parlato ai microfoni del canale ufficiale del club per presentare la sfida contro i bianconeri, valida per la 28ª giornata di campionato.
🎙 | CONFERENCE#UdineseSamp, #Giampaolo: «Resettare e ripartire, mi aspetto una prova coraggiosa».
— U.C. Sampdoria | #WeStandForPeace 🕊️ (@sampdoria) March 4, 2022
Sampdoria-Udinese, Giampaolo presenta il match
Il tecnico della Samp ha cominciato parlando della gara persa contro i nerazzurri di Gasperini: “La partita di lunedì scorso va archiviata perchè altrimenti ci daremo le martellate sui maroni e bisogna pensare subito alla prossima. La squadra come sta? Sta bene perchè deve stare bene. Perchè deve avere la capacità di ripartire ogni volta. Non può stare lì a piangersi addosso o pensare a quella che è stata la partita precedente. Sconfitta, vittoria o pareggio che sia. Deve avere la forza di resettare e ripartire, resettare e ripartire. Perchè quando hai una posizione di classifica come la nostra deve essere così. Non c’è altra via, non c’è altra soluzione. Anche quando abbiamo vinto c’era da resettare e ripartire. Poi la sconfitta ti lascia addosso delle scorie che non devi portarti dietro. E questo è un esercizio più psicologico che tecnico”.
Sull’Udinese: “Troviamo una squadra sicuramente con numeri fisici ma anche tecnici perché ultimamente qualche cose è cambiato rispetto a quello che poteva essere una sua tradizione. Adesso giocano anche, ha giocatori dietro bravi anche a iniziare l’azione. E’ una squadra fisica e che non molla mai un centimetro nelle partite. E’ una partita che va giocata quantomeno sullo stesso livello fisico, di agonismo e temperamentale dell’Udinese. Ci aspetta una gara dura che, al di là degli aspetti tecnici, tattici e mentali, dovrà essere fatta bene sul piano caratteriale”.
Sulla fatica fatta in trasferta dalla sua squadra: “Sull’andamento delle partite esterne non posso esprimermi. Io ne ho fatte tre e le ho perse tutt’e tre. Per quanto mi riguarda posso parlarne ma di quello che è stato prima non ho elementi. Noi un colpo fuori casa dovremo andarlo a fare da qui alla fine”.
I giocatori che subentrano dalla panchina segnano poco: “Fa parte di una caratteristica che cambia a seconda dal numero di giocatori offensivi che hai. Ora, recuperato Giovinco, abbiamo un giocatore in più che può avere quelle caratteristiche. Chissà che Giovinco non possa invertire questa tendenza”.
Su Candreva e Bereszynski: “Sono due giocatori importanti che, insieme agli altri nove che scenderanno in campo dal primo minuto, dovranno avere la consapevolezza della difficoltà della partita e dell’importanza della partita”.
Su che partita si aspetta: “Una partita coraggiosa. Io avevo buone sensazioni anche prima di Bergamo perchè la partita l’avevamo preparata con dovizia di particolari, analizzando bene quelle che erano le caratteristiche dell’Atalanta. Poi le cose non sono andate così. Però avevo buone sensazioni perchè la squadra aveva lavorato bene. Io mi aspetto sempre che la squadra faccia sempre partite di personalità, anche nella difficoltà. Devo saper reagire anche dinnanzi alle difficoltà. Giocatori pavidi non mi piacciono, squadra impaurita non mi piace perchè non perdi soltanto sul campo. Perdi sul campo, perdi fuori dal campo, perdi con te stesso. E’ una sconfitta infinita”.