Sampdoria, Ferrero: “Io via? Lo farei se fosse utile alla società”

Sampdoria, Ferrero: “Io via? Lo farei se fosse utile alla società”

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Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria, ha voluto rispondere con una lettera inviata a Sportitalia alle dichiarazioni del Senatore Luca Pirondini che lo aveva invitato a farsi da parte.

Sampdoria, Ferrero replica Pirondini

Sampdoria Ferrero
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“Lo faccio non per disprezzo della politica, ma proprio per impedire gesti di convenienza come il suo. In realtà non ho nulla da replicare a quelle che sono le sue opinioni sulla mia persona più che sul mio operato, sul quale non posso che chiederle di fare un’operazione di onestà intellettuale andando a vedere qual era la situazione della società e della squadra quel triste lunedì 6 dicembre dello scorso anno. Tengo a precisare due cose: la prima è che non ho mai voluto offendere Marco Lanna e qualora lo avessi fatto involontariamente, me ne scuso; la seconda riguarda la sua richiesta in chiusura della lettera. La rassicuro: se sapessi che fosse utile per la Sampdoria che io andassi via, sarebbe la mia prima decisione e al tempo stesso il mio ultimo gesto da proprietario. Io invece non le chiederei la stessa cosa perché la Sampdoria potrà fare a meno di un presidente, più o meno abile o fortunato. Ma non potrà mai fare a meno di neanche uno dei suoi straordinari tifosi”.

Le parole di Pirondini

Sampdoria Ferrero
(Photo by Simone Arveda/Getty Images)

Erano state queste le dure parole di Pirondini a Primocanale:

Apprendo con infinito stupore che il Signor Massimo Ferrero vorrebbe riprendere in mano, ammesso che mai avesse inteso abbandonarla davvero, la guida della società Sampdoria. Nel silenzio assordante delle istituzioni, trovo doveroso in qualità di rappresentante delle stesse, ma anche e forse soprattutto da vero tifoso, espormi in prima persona per aiutare la mia Samp. Se il Signor Ferrero ha veramente a cuore la nostra Società come ha dichiarato, il che appare decisamente improbabile visto il suo comportamento, dovrebbe fare soltanto una cosa: togliere il disturbo. La Sampdoria, a cui nulla il Signor Ferrero ha dato ma dalla quale ha ricevuto molto, almeno in termini di visibilità, versa in una situazione assolutamente drammatica per la quale non è più possibile perdere tempo con improbabili compratori o con zoppicanti cavalli di ritorno, che peraltro sono stati una delle principali cause del disastro attuale. Le istituzioni di questa città si attivino per aiutare la Samp magari coinvolgendo, in attesa di un nuovo reale compratore, i precedenti proprietari, persone dalla indiscutibile serietà che hanno però l’oggettiva colpa di aver ceduto la Società a chi non ne aveva i requisiti, economici e non solo. Le stesse istituzioni hanno, oggettivamente, mostrato poco rispetto verso la gloriosa storia della Sampdoria mostrandosi condiscendenti nei confronti di una proprietà che ha danneggiato senza sosta la reputazione della nostra squadra. Alcuni miei colleghi parlamentari, in tempi non troppo lontani, hanno addirittura premiato e accolto con ogni onore il signor Ferrero, un comportamento che ho giudicato inappropriato fin da allora. Ringrazio pubblicamente Marco Lanna, uomo e Sampdoriano vero: le accuse mosse nei suoi confronti sono inaccettabili e vanno respinte con forza. L’impegno che Marco ha profuso in questi mesi merita il nostro massimo appoggio e nei suoi confronti va la nostra affettuosa gratitudine. Signor Ferrero, faccia finalmente qualcosa di utile per i nostri colori: se ne vada. Non è una questione di “tregua” ma bensì una questione di pudore. Lei ha bisogno della Sampdoria, ma la Samp non ha minimamente bisogno di lei. Anzi”.