Saltano panchine su panchine: non solo Gotti e Juric (in un colpo solo) | Ecco il prossimo: destino segnato

Ivan Juric

Ivan Juric, galeotta la sconfitta in casa contro il Bologna - lapresse - calcioinpillole.com

Addirittura due panchine saltate in una dodicesima giornata che anticipo il prossimo esonero: il destino è proprio segnato.

La quiete prima della tempesta. Un solo allenatore saltato nelle prime undici giornate di Serie A. Due in un colpo solo: galeotta la dodicesima giornata per Luca Gotti e Ivan Juric, due allenatori in bilico prima ancora di scendere in campo nei rispettivi match casalinghi contro Empoli e Bologna.

La posizione dell’allenatore del Lecce era in bilico da un bel po’, basti pensare che nell’ultima settimana di ottobre i bookies avevano sospeso le scommesse su Luca Gotti. Il pari casalingo contro l’Empoli non è bastato a farlo restare in panchina.

“Una scelta del genere è sempre dolorosa”. Così il numero uno dei giallorossi, Sticchi Damiani, ha spiegato l’avvicendamento in panchina. “La scelta è tecnica – ha detto in conferenza stampa il presidente dei salentini – figlio di valutazioni sull’andamento della squadra in questo inizio di campionato fatte nell’interesse del club”.

Florent Ghisolfi, invece, l’ultimo dirigente rimasto in una Roma da sprofondo giallorosso, neanche ha perso tempo nello spiegare la scelta di Friedkin di operare il cambio di panchina. I contatti con Mancini prima di Roma-Bologna, la solitudine di un allenatore solo, senza copertura di una società assente e con una squadra che non ha mai recepito la sua visione di gioco, valgono più di mille parole.

La quiete prima della tempesta

“Siamo tutti responsabili di questa situazione. I Friedkin vogliono vincere e progettano a lungo termine, continueranno a investire come fatti finora – ha detto Ghisolfi rigorosamente in francese – Mancini? Ora però è il tempo di riflettere e recuperare la calma per prendere la scelta giusta nell’interesse del club”.

Tre allenatori saltati finora, due della Roma. Ma ci sono tante posizioni traballanti: la classica quiete prima della tempesta. E, a ridosso della sosta, ci potrebbero essere ancora altre novità. Di certo non si parlerà di Fonseca e Gilardino. I due pareggi, per quanto in agrodolce, non porteranno drastiche conseguenze.

Eusebio Di Francesco
Eusebio Di Francesco, allenaore del Venezia – lapresse – calcioinpillole.com

Come un ultimatum

Chi rischia davvero è Eusebio Di Francesco. La sconfitta in casa contro un Parma in crisi, oltre che uno scontro diretto perso, è pesantissimo: lagunari ultimi in classifica insieme al Monza, con una differenza enorme: non ci sono tante voci su Alessandro Nesta, mentre da tempo aleggiano fantasmi sull’allenatore pescarese.

A fine ottobre addirittura era spuntato Pirlo come possibile allenatore del Venezia, nonostante i Rangers Glasgow vorrebbero portare l’ex tecnico della Samp in Scozia. Si era parlato anche di Fabio Cannavaro. Sarebbe proprio una beffa: l’ex allenatore dell’Udinese lo scorso anno condannò alla retrocessione il proprio il Frosinone, l’ultimo club guidato da Di Francesco prima di passare al Venezia.