Salernitana–Venezia di dovrà giocare. Questa è stata la decisione del Giudice Sportivo, presa il 19 febbraio scorso. Non c’è ancora la data del recupero della partita, che è stata equiparata come casi ai match fra Bologna ed Inter, ad Udinese–Fiorentina e Atalanta–Torino che verranno anch’essi recuperati. La decisione del Giudice però ha suscitato perplessità nell’ambiente del Venezia che con un comunicato ufficiale ha sottolineato come, per conto della società lagunare, il caso specifico doveva essere trattato diversamente rispetto agli altri.
“Il Venezia FC prende atto della decisione del Giudice Sportivo, pubblicata sabato 19 febbraio u.s., relativa alla gara Salernitana – Venezia dello scorso 6 gennaio, con cui è stata riconosciuta, in favore del club campano che non si presentò in campo, la cd. ‘causa di forza maggiore’ e, dunque, ordinata la programmazione della partita.
Sono trascorsi 48 giorni dalla gara fantasma, durante i quali ci aspettavamo che fosse fatta chiarezza sulle ragioni che portarono alla mancata disputa dell’incontro, anche alla luce del provvedimento istruttorio del Giudice che, il 31 gennaio, dopo un primo rinvio della decisione, già fissata per il 21 gennaio, aveva chiesto chiarimenti sulla posizione di alcuni calciatori della Salernitana.
Tale approfondimento ha dimostrato che la società granata, appreso del provvedimento della ASL alle 16.33 di martedì 4 gennaio, non ha posto in essere alcuna concreta e fattiva attività, nelle 50 ore successive, finalizzata alla disputa dell’incontro, nonostante disponesse di alcuni giocatori recuperabili, in quanto già negativi o che avevano terminato il periodo di isolamento previsto dalla legge.
Il Venezia FC, a differenza della consorella campana, ha dimostrato, in occasione di Inter – Venezia del 22 gennaio, di perseguire, con tutti i propri mezzi, la mission della Lega, ovvero quella di fare in modo che il COVID non fermasse il campionato di Serie A: abbiamo onorato l’impegno di San Siro con 15 positivi nel Gruppo Squadra, proprio per onorare l’impegno, dimostrando quale fosse il corretto approccio alla delicata problematica, esattamente quello che Lega Serie A e Federazione Italiana Giuoco Calcio chiedono a tutte le società del massimo campionato.
Ad avviso del Venezia FC, analogo impegno, collaborazione e approccio non sono riscontrabili nei comportamenti della Salernitana precedenti e sino a tutto il 6 gennaio, ed è per questo che, pur rispettando il provvedimento dell’autorità di salute pubblica di Salerno, così come la decisione del Giudice Sportivo, saranno esperite tutte le iniziative necessarie per sottoporre, ad altro Giudice, le significative, e sostanziali, differenze tra la gara Salernitana-Venezia e altri casi, affinché venga affermato il principio che, qualora entrambi i club lo avessero voluto, quella partita sarebbe stata disputata.
Lo dobbiamo agli investitori, ai nostri tifosi ed agli appassionati di calcio, alla credibilità del campionato in corso, per proporre un’immagine credibile del mondo del calcio e dei suoi players.
Con questo, e solo questo, intendimento, scevro da interessi personalistici e/o speculativi, la società ha conferito incarico agli Avv.ti Gianmaria Daminato di Venezia e Mattia Grassani di Bologna al fine di tutelare, in tutte le sedi opportune, le proprie innegabili ragioni e ciò indipendentemente dalla posizione di classifica ricoperta”.