Serie A

Crisi Salernitana, la retrocessione è vicina

Salernitana Serie A – La squadra Granata è andata incontro all’ennesima sconfitta stagionale. 0-2 contro il Monza all’Arechi nella sfida valida per la 26ª giornata e una situazione che ormai appare sempre più critica se non addirittura irrimediabilmente compromessa.

Secondo KO in due partite per il neo tecnico Fabio Liverani, terzo allenatore stagionale dei campani e subentrato l’11 febbraio all’esonerato Filippo Inzaghi. Se l’esordio contro l’Inter era oggettivamente complicato (anche se la prestazione totalmente arrendevole di San Siro poteva già essere un segnale d’allarme), la sconfitta odierna contro gli uomini di Palladino ha esacerbato una crisi profonda.

(Photo by Francesco Pecoraro, Gettyimages) calcioinpillole.com

Salernitana, la permanenza in Serie A diventa un miraggio e la salvezza è quasi compromessa. Una stagione fallimentare in cui le colpe sono di tutti. Dai giocatori, ai tecnici fino alle scelte del Presidente Iervolino

Crisi Salernitana – La Salernitana è ultima nel campionato di Serie A a quota 13 punti in classifica, a -7 dalla zona salvezza. La matematica ancora non condanna i campani che hanno ancora 12 giornate (e quindi 36 punti a disposizione) per provare un’impresa che sarebbe pari a quella già riuscita nella stagione 2021/2022.

Ma due anni fa le cose erano diverse. La Salernitana di Davide Nicola era una squadra con problemi ma con grinta e voglia di lottare e soprattutto unita nell’obiettivo. Tutte cose che sembrano assolutamente mancate in questa stagione ai granata.

Si può partire dai numeri. La Salernitana è la peggior squadra della Serie A. Solo due vittorie finora a fronte di 7 pareggi e ben 17 sconfitte. Dati che ne fanno la squadra che ha vinto meno e perso più partite in Serie A. Numeri confermati dalle statistiche di gioco, con la Salernitana che è sia il peggior attacco (solo 20 gol fatti) che la peggior difesa (53 reti subite) in 26 giornate.

Una stagione caotica dove tutti hanno responsabilità. Un ambiente poco sereno che ha contribuito ad una disfatta

Ma come si è arrivati a questa situazione da una squadra che aveva chiuso il campionato precedente con un un onorevole quindicesimo posto a 42 punti e ampiamente sopra la zona retrocessione?.

In estate l’idea del Presidente Iervolino è di rafforzare la squadra e di costruire un organico che possa ambire a qualcosa di più alto che la permanenza in Serie A. La Salernitana mantiene gran parte del gruppo della stagione passata e mette a segno importanti colpi.

Inanzitutto il riscatto di Boulaye Dia per 12 milioni di euro dal Villarreal. L’attaccante senegalese era stato una delle rivelazioni della scorsa stagione con 16 gol segnati in 33 presenze di campionato.

Il giocatore però non vuole rimanere a Salerno e per tutta la sessione estiva spinge per l’ipotesi Premier, una situazione che probabilmente ha destabilizzato non poco l’ambiente.

Vengono poi confermati il difensore Lorenzo Pirola, il leader tecnico Antonio Candreva e allungata la rosa con gli innesti a centrocampo di Legowski e Tchaouna. La spesa estiva è di quasi 30 milioni di euro per tutte le operazioni in entrata, a fronte di un mercato privo di grosse uscite.

In panchina c’è sempre il portoghese Paulo Sousa e gli auspici sembrano essere ottimi. Eppure la stagione non parte benissimo. Nelle prime otto giornate di campionato la Salernitana ottiene un misero bottino di 3 punti, frutto di tre pareggi (uno anche di rilievo contro la Roma nella prima giornata) e di cinque sconfitte.

La squadra non gira nonostante la conferma del 3-4-2-1 come modulo base, il buon gioco visto nella precedente annata non si nota e la Salernitana è fragile in difesa e poco carismatica in attacco, tolti alcuni sprazzi di Dia e del solito Candreva.

Paulo Sousa viene esonerato all’8ª giornata al termine della sconfitta per 3-0 contro il Monza l’8 ottobre 2023. Al suo posto arriva Filippo Inzaghi che subentra due giorni dopo.

(Photo by Francesco Pecoraro, Gettyimages) calcioinpillole.com

Il nuovo allenatore cerca di riportare entusiasmo e anche un’identità di gioco differente (il neo tecnico proverà a plasmare la squadra anche col 4-3-2-1 o il 4-2-3-1 all’occorrenza) ad un ambiente smarrito. Ma le cose non si risolvono.

L’esordio è il 22 ottobre all’Arechi contro il Cagliari. Gara rocambolesca ma non persa (finisce 2-2) con grande protagonista Dia con una doppietta salva risultato. Anche Inzaghi però non riesce a risollevare la Salernitana dalla crisi tecnica e incappa in una serie di risultati negativi, fatto salvo l’eccezione della sfida nei preliminari di Coppa Italia vinta per 4-0 contro la Sampdoria.

KO con Genoa e Napoli e pareggio con il Sassuolo le successive partite. A fine novembre la Salernitana non ha ancora vinto una partita di campionato, ma il moto d’orgoglio arriva il 25 novembre, quando i granata battono 2-1 la Lazio all’Arechi con le reti di Kastanos e Candreva, che ribaltano il vantaggio di Immobile regalando il primo successo stagionale in Serie A.

Una vittoria che però fatica ad accendere la fiamma dell’entusiasmo, con la Salernitana che dopo l’exploit coi biancocelesti incappa in tre KO di fila contro Fiorentina, Bologna e Atalanta.

Le prestazioni in campo non mancano ma i risultati continuano a latitare. Inzaghi riesce però a provare ad ingranare totalizzando 4 punti in due partite nelle ultime due sfide del 2023. Pari per 2-2 contro il Milan e vittoria fondamentale per 0-1 al Bentegodi contro il Verona.

La conferenza del Presidente e la rivoluzione di gennaio. “Via chi non ama Salerno”. Ma non è servito a nulla

L’ambiente viene però scosso il 14 dicembre 2023 quando il presidente Danilo Iervolino indice una conferenza stampa nella quale attacca alcuni giocatori del gruppo, minacciandoli di volerli cedere nel mercato di gennnaio in quanto responsabili di non metterci impegno e di “Non amare Salerno e la maglia che si indossa“.

I nomi non vengono fatti e l’unico big ceduto di questa rivoluzione tecnica è il solo Pasquale Mazzocchi, con il terzino destro che passa al Napoli. A gennaio la Salernitana si muove anche in entrata con gli arrivi d’esperienza in difesa di Jerome Boateng e Kostas Manolas, oltre agli arrivi di Zanoli, Basic e Pellegrino.

Nel 2024 però i risultati continuano a non arrivare nonostante la Salernitana sia più battagliera rispetto ad inizio stagione. Amaro KO al fotofinish contro la Juventus per 1-2 il 7 gennaio e altre sconfitte di misura rispettivamente contro Napoli (subita al minuto 96), Genoa e Roma.

(Photo by Francesco Pecoraro, Gettyimages) calcioinpillole.com

Anche Inzaghi finisce nel tritacarne degli esoneri. Pareggio per 0-0 contro il Torino il 4 febbraio scorso e pesante sconfitta cinque giorni dopo contro l’Empoli per 1-3. Inzaghi viene esonerato dopo il KO contro i toscani e al suo posto arriva Fabio Liverani, terzo allenatore della stagione.

Per lui finora due partite, due sconfitte, 6 gol subiti e 0 gol fatti. Come detto in precedenza la matematica ancora non condanna la Salernitana che è obbligata a svoltare tecnicamente e mentalmente nei prossimi impegni decisivi.

Rispettivamente contro Udinese, Cagliari e Lecce. Tre scontri diretti da non sbagliare per provare ad allontanare il sempre più concreto incubo della retrocessione in Serie B.

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Published by
Riccardo Tanco