Un successo di fondamentale importanza, quello ottenuto dalla Salernitana contro il Venezia. I campani si portano provvisoriamente fuori dalla zona retrocessione e sognano una – fino a poche settimane fa – insperata salvezza. Ecco il commento del tecnico della Salernitana Davide Nicola ai microfoni di Dazn.
Prestazione importante di Bonazzoli
“Federico l’avevo già allenato l’anno scorso, ha qualità tecniche importanti. Quest’anno sta avendo continuità di rendimento, dall’inizio dell’anno tira avanti la squadra e sono molto contento. Bene anche Belec e Perotti, che sono entrati nel migliore dei modi. Chi entra può fare la differenza, come è stato con Verdi”.
Cosa ha detto alla squadra dopo la partita?
“Che domenica c’è da giocare, perché c’è una partita davvero tosta. Per noi è stato impegnativo recuperare, ma in questi giorni la differenza l’ha fatto lo staff medico. Volevamo limare il gap e l’abbiamo fatto, siamo soddisfatti e ora c’è una gara tosta. Oggi era difficile, il Venezia ha qualità. Abbiamo speso molto, ma sono contento perché la partita è stata quasi sempre in controllo”.
Ora siete fuori dalla zona retrocessione
“A me non interessa. Non penso di avere più possibilità di salvezza in questo momento così come non pensavo di avere meno prima.. Adesso viene il difficile perché dovremo esprimere noi stessi senza pensare al risultato. I ragazzi meriterebbero questo risultato per quello che hanno fatto, ma dobbiamo giocare pensando ad esprimerci e a raccogliere il massimo. Il Cagliari ha avuto una settimana, noi ci siamo allenati giocando”.
Bohinen ha beneficiato del cambio di modulo o è semplicemente cresciuto?
“Noi siamo partiti con un progetto tattico diverso, con un 4-2-3-1 che sfruttasse il nostro potenziale offensivo. Poi c’è stata una continua crescita di Ederson, Coulibaly e Bohinen, che ci ha permesso di essere più efficaci cambiando modulo. Sta crescendo tanto e tutti e tre se stanno bene sono tre centrocampisti forti”.
Ai tifosi cosa chiede?
“Ci hanno sempre spinto. Adesso chiedo loro di non smettere mai di cantare, perché in questo momento per noi è importante che loro infondano ai giocatori l’energia necessaria. E’ ancora lunga e abbiamo ancora più bisogno di loro”.