Salernitana, Lotito si affida ad un trust
Il nodo Salernitana è arrivato al suo giorno finale. La deadline fissata dalla Lega è quella del 25 giugno, giorno nel quale deve essere presentato il piano di vendita della società ad un soggetto che non abbia legami di parentela con Claudio Lotito fino al quarto grado.
Attualmente la Salernitana è di proprietà per il 50% della Omnia Service di Enrico Lotito, e per l’altro 50% alla Morgenstern di Marco Mezzaroma, rispettivamente figlio e cognato del Presidente della Lazio. Con la squadra campana in Serie A, è nato, quindi, un conflitto con le norme federali, che non permettono la multi-proprietà nella stessa categoria, neanche se ad esserlo lo siano, come in questo caso, dei parenti.
LE TAPPE DELLA VICENDA
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, oggi non sarà il giorno della cessione a un nuovo proprietario, ma quello della creazione di un trust, un soggetto terzo indipendente che avrà sostanzialmente due compiti: rappresentare la società in Lega e organizzare la vendita vera e propria nell’arco di sei mesi, sei mesi che sono una delle condizioni poste dalla Federcalcio per validare il passaggio.
La figura centrale, il c.d. trustee, dovrà essere una persona giuridica e non fisica, un’altra delle condizioni poste dalla Figc: al contrario, Lotito avrebbe pensato ad un soggetto garante, come ad esempio un docente universitario oppure un generale dei carabinieri in pensione.
Superato il primo scoglio, quello di oggi, bisognerà studiare la documentazione per verificare l’assetto dell’eventuale trust, soprattutto nel senso della sua indipendenza, che sta anche nella capacità di poter avere la sufficiente solidità per gestire la società e nell’assenza di rapporti e di legami con quella attuale. Entro il 28 giugno, poi, Lazio e Salernitana dovranno effettuare la domanda di iscrizione alla Serie a, poi, soltanto successivamente (l’istruttoria si chiuderà l’8 luglio), sarà chiara la situazione.