Salernitana, Inzaghi: “Voglio riportare entusiasmo e convinzione”

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Oggi mercoledì 11 ottobre si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Filippo Inzaghi, nuovo allenatore della Salernitana.

Oggi mercoledì 11 ottobre Filippo Inzaghi si è presentato in conferenza stampa come nuovo allenatore della Salernitana presso il centro sportivo Mary Rosy. L’ex bandiera del Milan torna su una panchina di Serie A dopo quella rossonera e al Bologna. Apre le danze il presidente del club granata, Danilo Iervolino: “È giusto dare massima trasparenza a questa conferenza. Vogliamo presentare non solo Pippo Inzaghi ma vorrei fare la fotografia del momento. Abbiamo incassato 17 reti in 8 partite, abbiamo investito 20 milioni per Dia e Pirola. Poi abbiamo acquistato giocatori. Ripeto, la squadra si è rinforzata nell’anno precedente, sta rendendo meno e non ha il carattere dell’anno scorso, non è performante. Ne discuteremo. Abbiamo solo comprato e non venduto, siamo la decima squadra per salari. Abbiamo speso circa 65 milioni, per mantenere questa rosa ne serviranno altri 20“.

Sarebbe da ingrato non ringraziare Sousa, non entrerò nella polemica che si era proposto al Napoli, che ha dichiarato che avevamo giocatori sconosciuti e che ha delegittimato me, la società e la squadra. È evidente che per me la cosa più importante sia il risultato sul rettangolo di gioco. Sousa non è più l’allenatore della Salernitana perché non avevamo i risultati sperati“.

Salernitana, Filippo Inzaghi si presenta

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Abbiamo bisogno di voi, se la Salernitana retrocede retrocediamo tutti. Io ho le spalle larghe per raccogliere critiche. L’ho detto anche al presidente. Voglio che la gente ci apprezzi per quello che faremo in campo. Aiutate i nostri giocatori, non parlo della tifoseria perché è la cosa che più mi ha spinto ad accettare. Quando venivo qui a giocare quello che mi colpiva di più è che nel riscaldamento non riuscivo nemmeno a parlare con un compagno. Quando ero giovane andavo in Curva e so cosa significa vivere una passione“.

Su Sousa

Ringrazio tutte le persone che mi hanno contattato, è un qualcosa di travolgente. Ero stanco di riposarmi, non ne potevo più. Guardavo il telefono ogni momento e aspettavo la chiamata di gente come Iervolino e De Sanctis. Io e il mio staff possiamo tornare a lavorare come ci piace, quando ci hanno messo in condizione i risultati sono arrivati. Faccio un grande in bocca al lupo a Paulo Sousa che ha fatto molto bene. Il mio obiettivo sarà valorizzare questi giocatori e arrivare alla salvezza“.

Sul modulo

Ho detto al presidente e al direttore che non esiste uno schema che fa vincere le partite. Ho vinto e sono stato esonerato con 4-3-3 e con 3-5-2. Sono numeri. A me interessa riportare entusiasmo e convinzione, i giocatori si devono divertire. Non è con i nomi che ci salviamo. Oggi non posso fare promesse di alcun genere. Se diranno che non lottiamo andrò a casa. Non so se giocheremo bene o male, sfido chiunque ad affermare il contrario. Però dobbiamo essere bravi a fare punti, è questo che fa grande una squadra“.

Su Dia

Per me Dia è una prima punta, ma può giocare anche con un’altra punta o un trequartista. È un calciatore che va recuperato, ci deve fare 15 gol altrimenti non portiamo a casa le penne“.

Sulla scelta della Salernitana

Perché Salerno? Mi hanno detto chi te l’ha fatto fare. Ho convinto io il presidente perché non conta la categoria ma volevo l’occasione giusta. Darò tutto me stesso e spero di trasmettere serietà, impegno, voglia di lavorare e rialzarci dopo le sconfitte. Poi serve aggiornarsi, cambiare: ho visto allenatori vincere le Champions e poi essere esonerati. A volte serve fare meno danni possibili e togliere alibi ai calciatori. Sono stato dove mancava tutto e abbiamo tolto alibi, qua abbiamo tutto“.

Sugli infortuni

Amo fare i ritiri proprio per avere sempre un quadro chiaro e controllare tutto. A me piace lavorare molto e devo stare attento a tutto. Qualche problema fisico c’è stato e col direttore ne ho parlato. Stimo molto Morgan De Sanctis, è stato un mio compagno di squadra e sono qui anche grazie a lui. È una persona perbene, che ama questo lavoro e sarà un piacere confrontarmi“.

Sulle scelte di formazione

La difesa? I numeri in questo momento non voglio commentarli, spetterà a me individuare le mosse giuste da fare. La Salernitana secondo me può giocare a 4 o a 5 dietro, con due attaccanti o con due trequartisti e una punta, ci sono tante valide alternative, sono solito individuare i giocatori di cui non posso fare a meno e poi metterli nel posto giusto. Sarò pratico e cercherò di esserlo il più possibile. Per me chi non corre sta fuori“.

Sui prossimi allenamenti

Devo ancora fare il programma, però vi dico che in Inghilterra, nella sosta, danno una settimana libera. Dobbiamo uscire dalla credenza che facciamo otto allenamenti al giorno e il problema si risolve. Potrei fare doppia quotidianamente, ma sbaglierei. Le cose vanno fatte con una logica. Quello che conta sarà lavorare bene“.