Saint-Etienne, procede a rilento l’operazione di cessione del club
Secondo le ultime indiscrezioni provenienti dalla Francia la situazione inerente al Saint-Etienne si fa sempre più nera. Oltre al pessimo risultato sportivo, con il club ultimo in Ligue1, si aggiunge quello legato alla cessione della società francese, giunta a un punto di stallo. Un’operazione iniziata lo scorso aprile e che ha visto, ad oggi, ben tre rifiuti da parte dell’attuale presidente, Bernard Caïazzo. Sono state rimandate al mittente le offerte di Roussier e Olivier Markarian, oltre a quella del principe di Cambogia, Norodom Ravichak.
Il comunicato pubblicato, recentemente, dal Saint-Etienne prova a rasserenare un ambiente che inizia a farsi particolarmente teso. A quelle sopracitate, si aggiungono, infatti numerose altre proposte di acquisto, più o meno gloriose.
“Siamo felici e onorati delle offerte che ci sono state presentate e che rispecchiano i criteri richiesti dal KPMG. Attendiamo con fiducia le raccomandazioni della società di revisione in merito al profilo dei vari candidati. Abbiamo il desiderio di chiudere quanto prima la trattativa“.
Tuttavia, a un paio di settimane di distanza dalla nota in merito, la cessione del club sembrerebbe subire un corposo rallentamento. La situazione sportiva del Saint-Etienne non facilità, certamente, le operazioni. Secondo quanto riferito da RMC, tramite il giornalista Edward Jay, ci sarebbe di mezzo l’opposizione dello stesso Caïazzo.
Saint-Etienne, ecco la lista dei papabili offerenti
Due le offerte concrete sul piatto: quella del Presidente della Total Sports Investment, Roman Dubov, sostenuto dal miliardario russo, Sergei Lomakin, alla quale si aggiunge il tentativo del fondatore di Smart Good Things, Serge Bueno. Sembrerebbero “gelidi”, a detta, di Jay, i rapporti tra Roland Romeyer, incaricato alla vendita del club e il Presidente Caïazzo, deciso a rilanciare di volta in volta la proposta di cessione.