Sacchi non ha dubbi: “Il problema non è Pioli. Il Milan ha commesso un grave errore”

Milan, secondo Sacchi il problema è il mercato estivo

Milan, Sacchi appoggia Pioli: il problema è un altro (Getty Images) - calcioinpilole.com

Arrigo Sacchi ha commentato a La Gazzetta dello Sport l’andamento negativo del Milan. Secondo l’ex tecnico il problema non è Pioli 

E’ un Milan che zoppica e soffre enormemente. Lo dicono i recenti risultati. Tre sconfitte consecutive tra campionato e Champions League. Contro l’Udinese, nell’ultima di campionato, si è toccato il fondo. La sconfitta contro i friulani, praticamente la loro prima vittoria in Serie A, pesa come un macigno. Adesso sono sei i punti di distanza dall’Inter capolista, ma a preoccupare non è soltanto la classifica, quanto quell’identità di gioco smarrita. Il Milan fatica a costruire, ad essere pericoloso. Eppure, la qualità tecnica non manca. Inevitabilmente, è finito nell’occhio del ciclone Stefano Pioli e il suo operato. Il tecnico emiliano sta ricevendo una marea di critiche, con i tifosi che ne chiedono adesso l’esonero. C’è da dire che la situazione della squadra rossonera è fortemente compromessa dagli infortuni, ma è impossibile non notare quanto faccia fatica a stare in campo con equilibrio e ordine. Secondo Arrigo Sacchi, però, il problema del Milan non dipende dalla gestione di Stefano Pioli. L’errore, secondo l’esperto, risiede in un altro aspetto.

Sacchi: “L’errore più grave sta a monte”

Secondo l’ex allenatore di Milan e Real Madrid, oggi voce di primo piano de La Gazzetta dello Sport, il problema dei rossoneri risale all’estate, e dunque alle manovre di mercato. Sacchi si è espresso così alla rosea“Milan, giusto appoggiare Pioli. Sbagliato il mercato. C’è forse qualcuno che pensa che la colpa sia di Pioli? Mi auguro di no. Credo che l’errore più grave sia a monte, da lì derivano i problemi. Avere acquistato troppi stranieri. Chi viene dall’estero ci mette del tempo per capire il nostro campionato, il gioco, le metodologie. Questi ragazzi sembrano confusi e il risultato è che il Milan non è sempre una squadra”.