Arrigo Sacchi ha mandato un consiglio al Milan attraverso una dichiarazione per la Gazzetta dello Sport. “Prendete gli italiani” il concetto principale espresso
E’ un Milan sempre più anglosassone. Dopo l’addio di Paolo Maldini e Frederic Massara, sono cambiati nettamente i progetti di Gerry Cardinale, anche sul mercato. Dalle recenti voci, è facile intuire come i profili che più interessano alla nuova dirigenza sono per lo più internazionali. Esempi lampanti Christian Pulisic e Yunus Musah, attaccante e centrocampista della Nazionale statunitense. Ma non soltanto. Nella lista dei desideri sono presenti anche calciatori olandesi (Reijnders), nigeriani (Chukwueze) e spagnoli (Alvaro Morata).
E gli italiani? Il Milan acquisterà almeno un calciatore azzurro in questa sessione estiva di mercato? E’ una domanda che in molti si pongono, anche perché l’italianità sarà molto importante nella compilazione della liste per le competizioni europee. Certo, è arrivato Marco Sportiello dall’Atalanta ed è stato rinnovato il contratto di Antonio Mirante, rispettivamente secondo e terzo portiere azzurri della rosa del Milan. E’ chiaro, però, che servirebbe anche qualche giocatore di movimento italiano, soprattutto dopo l’addio doloroso di Sandro Tonali. Un concetto espresso in maniera netta da Arrigo Sacchi a la Gazzetta dello Sport.
Arrigo Sacchi, uno che ha parecchio a cuore i colori rossoneri, si è concentrato sul mercato del Milan alla rosea. Il pensiero espresso dall’ex allenatore è scettico nei confronti di questi acquisti per lo più internazionali. “Sento troppi nomi stranieri accostati al Milan. Mi permetto di dare un consiglio: prendete anche giocatori italiani, fidatevi di quello che vi dico. Gli stranieri hanno sempre difficoltà di ambientamento in Italia, soltanto i miei tre olandesi si sono trovati subito a meraviglia. Bisogna sempre mettere in conto che ci vuole tempo per aspettare i giocatori che vengono dall’estero”.
Infine, in merito alla cessione di Sandro Tonali, però, Sacchi ha ammesso che era impossibile non accettare l’offerta inglese: “A quelle cifre come si fa a dire di no? E poi anche il giocatore, che si è visto fare una proposta d’ingaggio pari al doppio o forse di più di quello che percepiva, probabilmente ha manifestato il desiderio di andare via. E’ umano”.