Serie A

Sabatini ripensa alla Salernitana: “Situazione difficile da sopportare”

Walter Sabatini e la Salernitana si sono detti addio non senza polemiche. L’ex direttore sportivo granata, dopo la miracolosa salvezza conquistata nella stagione appena terminata, ha lasciato il club campano per dei contrasti con il presidente Danilo Iervolino. L’ex dirigente della Salernitana è ritornato a parlare dalle colonne de’ Il Secolo XIX. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni riportate dai colleghi di Tuttomercatoweb.

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Sabatini: “Mi sento defraudato”

“Non ho ancora metabolizzato la fine della mia storia con la Salernitana, dopo sei mesi di lavoro incessante, ma non ne voglio parlare, dai. Come la vedo? Molto male. Perché sono uno spettatore. Per me una situazione difficile da sopportare. Io non sono uno spettatore nel calcio. Mi sento defraudato di qualcosa che mi appartiene. Quindi, la vedo male. Ecco, comunque più che della Salernitana vorrei parlare di Sampdoria”.

Prego.
“Uno dei miei più grandi rammarichi professionali. Ho vissuto male quell’esperienza, perché sono stato fisicamente male (ricoverato ai primi di settembre del 2018 per una grave crisi respiratoria, ndr). Ho dato un contributo ignobile, irrilevante. Per fortuna avevo il sostegno di Massimo Ienca e Carlo Osti, mi ‘coprivano’, mi aiutavano. Carlo lo conosco da anni. Valore aggiunto della società. Preparato, sa tenere insieme i pezzi, lavorare d’anticipo sui sentimenti delle persone. Ha portato alla Samp risultati rilevanti, tanti mercati in attivo, lui ha rapporti con tutti i dirigenti del calcio italiano. È un uomo di una onestà brutale e mi riferisco alla sua pulizia morale nei rapporti interpersonali. Non posso non citare poi l’alta qualità di Antonio Romei, la freschezza e la competenza del responsabile dello scouting Baldini, che conosco bene. E un pensiero per Ferrero, con lui ho avuto un pesante scazzo in un post-partita (a Bologna), ma lo ringrazio per avermi voluto”.

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Published by
Raffaello Lapadula