Romagnoli, momento di calo o un salto di qualità mai avvenuto?

Romagnoli

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Non si può parlare di caso ma, certamente, di una questione che il Milan si è trovato ad affrontare quasi inaspettatamente. Si parla del calo del suo difensore, nonché capitano Alessio Romagnoli. Il centrale ex Roma è da sempre stato al centro di dibattiti circa le sue potenzialità ma, nell’ultimo periodo, le prestazioni negative sono risultate decisive in certi risultati del Milan. Occorre ricordare, opportunamente, che tutto il Milan ha subito una fase di calo vistosa nel mese di febbraio e, il capitano rossonero, ha scontato anche le imprecisioni dei suoi compagni di squadra, principalmente di un centrocampo che, fino a prima del match con la Roma, aveva perso completamente solidità e filtro.

Tuttavia si sa: il calcio è crudele. E se alla prima volta che vai in panchina, chi ti sostituisce risulta essere uno degli MVP del match, unitamente ad una vittoria di sostanza che non si vedeva da settimane, allora il chiacchiericcio eleva sensibilmente il volume. Romagnoli approdò nel Milan nell’estate del 2015. Fu una precisa richiesta dell’allora tecnico Sinisa Mihajlovic, suo allenatore alla Sampdoria. Inoltre, Alessio Romagnoli era considerato uno dei prospetti più interessanti tra i difensori. Il suo percorso al Milan, seppur contraddistinto da risultati globali non eccelsi, era iniziato positivamente.

L’interrogativo dei tifosi

Romagnoli era presto entrato nel cuore dei tifosi e, nel 2017, il suo rinnovo con il Milan lo fece diventare ufficialmente uno dei più amati della rosa. Un rinnovo particolare, perché avvenne durante una delle fasi più grigie della società rossonera. Durante la totale incertezza attorno alla controversa proprietà di Yonghong Li. Romagnoli firmò quasi a scatola chiusa, mentre in Europa i club si muovevano per lui e la UEFA escludeva il Milan dalle coppe europee per la sua situazione finanziaria. Nel corso della stagione 2017/18, al fianco di Leonardo Bonucci, Romagnoli sfoggiò delle prestazioni importanti inducendo i supporter a credere che il salto di qualità fosse avvenuto. Ritrovatosi successivamente a dover guidare la difesa, ha progressivamente abbassato la qualità della sue performance.

Un calo che ha portato alla situazione attuale in cui, la vox populi rossonera, ha chiesto a gran voce l’impiego del promettente Fikayo Tomori. In tutto questo, sullo sfondo, vi è il rinnovo da trattare con Mino Raiola, procuratore che assiste Romagnoli. La situazione si complica e, a questo punto, l’interrogativo di molti tifosi dopo 5 anni in rossonero è: “È semplicemente calato o non ha mai fatto il salto di qualità?“. Ai posteri l’ardua sentenza.