Roma, Zaniolo: “Il gol al Trazbonspor un nuovo inizio”

Roma

Photo Antonietta Baldassarre / Insidefoto

La giovane stella della Roma, Nicolò Zaniolo, ha speso qualche parola dal ritiro della Nazionale a Coverciano sul suo secondo infortunio senza tralasciare la sua crescita personale.

Roma, il mio ritorno

“Il gol al Trazbonspor è stato un nuovo inizio, sperando che in futuro ce ne siano tanti altri. La seconda volta è stata una mazzata. Sapevo che dovevo ricominciare tutto da capo, ma sono cresciuto come uomo, come persona e come calciatore. Ho imparato la cultura del lavoro, la cura dell’alimentazione e tante cose che prima non vedevo. Mi sono detto che dovevo tornare più forte di prima. La mia foto con Baggio? Un mio mito. Abbiamo in comune ora anche gli infortuni al ginocchio”.

L’allenamento

“Ho iniziato a vedere quanto sono importanti i dettagli. Prima andavo all’allenamento tanto per… Adesso so quanto vale arrivare in anticipo. La cultura del lavoro, l’alimentazione. Muhammad Alì diceva che la volontà conta più dell’abilità? Verissimo: puoi avere talento quanto vuoi ma se non lavori sui minimi particolari, in campo poi non rendi”.

Mou

“Mourinho? Un grandissimo allenatore, carismatico dentro e fuori dal campo. Sa far gruppo, sta bene con tutti, è molto alla mano. Sì, me lo aspettavo così: un tipo tranquillo, che dice le cose come stanno, duro ma anche bravo. Spero di conquistare tante cose con lui”.

Kean

“Ci siamo salutati con affetto. Mi mancava, è un grande amico. L’ho trovato maturato, focalizzato sull’obiettivo: come me anche lui sogna di far parte di questa Nazionale. Certo, sappiamo quale sia la forza di questa squadra, la chiave della vittoria: la coesione, essere in piena sintonia”.

Italia

“Come penso di inserirmi? Già sono onorato di far parte di questo gruppo. Mi servirà umiltà per scrivere altre pagine. Ho voglia di spaccare il mondo ma con la testa giusta, con calma. Il pallone per me è tutto, fin da piccolo. Mancini? Non mi ha parlato ma so quello che vuole”.

Zaniolo papà

“La paternità? È la più grande emozione della mia vita che voglio tenere per me e non esternare”.