Quest’oggi, martedì 24 agosto, la Roma ha presentato ufficialmente sia Eldor Shomurodov sia Matias Viña. I due nuovi acquisti hanno parlato in conferenza stampa. A rompere il ghiaccio è stato Tiago Pinto che ha dichiarato: “È un onore portare due giocatori così a Roma. Hanno l’ambizione di vincere. Viña è un calciatore che conosco da tanto tempo. Non è giusto dire che sia il sostituto di Spinazzola, è un paragone difficile per lui. Quando lo abbiamo preso lo abbiamo fatto per farli giocare anche insieme. Eldor, invece, è arrivato lo scorso anno in Italia e ha fatto una grande stagione. Abbiamo capito che poteva farci comodo. Quando prendiamo un calciatore è importante che tutti partecipino“.
L’importanza di essere arrivato nel club giallorosso: “Non vedo l’ora, nelle prossime partite, di dimostrare quello che valgo e di vincere qualcosa per la Roma e con la Roma. Prima di arrivare in un top club ero concentrato sul migliorare me stesso senza mettermi troppa fretta. Ora devo pensare al bene della mia squadra. Quello che dobbiamo raggiungere è la vittoria e non solo di qualche partita ma anche di alcuni trofei. Il punto di riferimento è quello: dare una mano alla squadra. Voglio portare dei trofei in città“.
Il ruolo di Mourinho nella trattativa: “Ci siamo visti due anni fa a Mosca quando ci siamo conosciuto. Quando è arrivata la notizia dell’interesse della Roma non ho potuto tergiversare. La Roma è un top club e poi Mourinho è stato uno dei motivi per cui ho deciso di venire, è uno dei migliori al mondo e voglio crescere con lui“.
La trattativa per lui c’era dunque già prima dell’infortunio di Spinazzola: “Ero al Palmeiras e ho saputo dell’interesse della Roma. Poi ho parlato con Mourinho e ho cominciato ad allenarmi a parte. Ora sono felice di essere qui. Mi sento a mio agio a sinistra, ma posso giocare anche al centro della difesa“.
Le richieste di Mourinho e l’impatto dei tifosi allo stadio: “Devo abituarmi al calcio italiano trovando il giusto equilibrio tra fase offensiva e difensiva. Per quanto mi riguarda dobbiamo continuare ad allenarci così bene e analizzare le cose negative e positive. Il pubblico aiuta tanto. In Sud America le tifoserie sono calde e la loro presenza si avverte, questo aiuta il calciatore a rendere al di la delle proprie capacità. Era tanto che in Sud America giocavamo senza pubblico, è stato bello ritrovarlo domenica“.