La Roma di Paulo Fonseca ha preso forma e ormai sono chiari a tutti anche i calciatori fuori dal progetto. Carles Perez è uno di questi e per lui parlano i numeri collezionati in questa prima parte di stagione. Lo spagnolo ex Barcellona sta vivendo un periodo opposto a quello che sta caratterizzando la vita di Gonzalo Villar, sempre più al centro del progetto giallorosso.
L’ex Lione è entrato in punta di piedi e ha finito col conquistare il posto da titolare in seguito ai problemi avuti da Pellegrini prima e da Pedro poi. Lo spagnolo classe 1998 è considerato in pratica il primo sostituto di tutti i calciatori che vanno dalla mediana fino alla trequarti e ciò accadrà anche oggi: con l’assenza di Pedro infatti ci sarà Villar in mediana con Pellegrini che scalerà sulla trequarti. Il numero 7 dei capitolini ha dimostrato di poter essere concreto ed incisivo in quel ruolo ma soprattutto offre nettamente più garanzie di Carles Perez. Lo spagnolo ex Barcellona ha deluso le aspettative: in molti speravano in una sua consacrazione in questa annata ma, vuoi anche l’esplosione clamorosa di Mkhitaryan, non ha trovato spazio e quelle poche volte che ha giocato non è riuscito ad incidere.
Il risultato combacia con 12 presenze collezionate, 5 da titolare e tutte in Europa League. In Serie A Perez non ha mai giocato più di 25 minuti in una sola partita (entrato con il Parma sul 3-0), sintomo di una totale mancanza di fiducia da parte di Fonseca. Anche per questo motivo, in attesa del ritorno di Zaniolo, la Roma è alla ricerca di un altro profilo da aggiungere al parco attaccanti come El Shaarawy e Bernardeschi, che magari dia il via libera a Perez per cercarsi una nuova sistemazione.
Ormai il classe 1998 sembra essere uscito dai radar, a differenza di Villar che, come detto prima, sta diventando sempre di più un tassello fondamentale per lo scacchiere di Fonseca. Per lui infatti sono 18 le presenze in questa stagione, 10 da titolare tra Europa League e Serie A. Ormai sta diventando un valore aggiunto in mezzo al campo dal punto di vista tattico. Duttile e tra i pochi alla Roma capace di garantire una certa pulizia in fase di costruzione: Fonseca se lo tiene stretto, pronto ad affidargli il centrocampo quando necessario.