Roma, tracollo e dubbi: ora a Mou il compito di rinascere
La sconfitta contro il Genoa proietta la Roma verso una crisi nera, ora spetta a Mou far rinascere i giallorossi nelle prossime gare.
Le aspettative sono state disattese, ancora una volta dall’inizio di questa stagione la Roma è caduta, ma stavolta il tonfo è più rumoroso perché mette in discussione anche chi, come José Mourinho, aveva saputo unire l’intera piazza sotto un’unica bandiera, quella giallorossa.
La sconfitta di ieri sera, giovedì 28 settembre, al Luigi Ferraris contro il Genoa ha aperto una crepa difficile da risanare tra lo Special One e parte della tifoseria, che già nelle ore successive al fischio finale chiedeva l’esonero del tecnico in favore di Antonio Conte. Il risultato di 4-1 è soltanto un contorno che sintetizza al meglio le difficoltà del club della città eterna, che ha fatto peggio soltanto nel 1978, quando i punti in classifica dopo 6 giornate di campionato erano 4.
Sono tanti ora i dubbi che contribuiscono a rendere ancora più pesante un’aria già viziata a Roma, molti di questi riguardano proprio Mourinho, ora non più così sicuro della stima dell’intera tifoseria. La gratitudine per ciò che lo Special One ha regalato ai giallorossi negli ultimi due anni – la vittoria in Conference League e la finale di Europa League – non svanirà mai, ma ora è tempo per il tecnico portoghese di dimostrare ancora una volta l’origine del suo soprannome, a cominciare dall’importante, ora più che mai, match di domenica 1 ottobre davanti proprio ai suoi tifosi che, loro sì, reagiranno presenti ancora una volta per sostenere la squadra.
Roma, si riparte dal Frosinone: riflettori puntati su Mourinho
La prestazione del Luigi Ferraris ha chiarito una cosa su tutte, le colpe di quanto visto nel match della Roma contro il Genoa e nelle altre cinque partite di Serie A non possono essere addossate al solo José Mourinho. Il tecnico ex Tottenham è certamente responsabile, così come ogni allenatore dovrebbe essere in quanto tale, ma la squadra fatica a mantenere una continuità di partita in partita.
La schiacciante vittoria contro l’Empoli aveva un po’ illuso la tifoseria, e forse gli stessi calciatori, di essersi ritrovati sotto la stella dello Special One, ma in una settimana tutto è nuovamente cambiato, mettendo in discussione ogni certezza ottenuta nei giorni precedenti. Ora è tempo di rimettere le cose a posto per la Roma, che domenica affronterà il Frosinone dell’ex Di Francesco, in un match che assume tutto un altro significato in questo momento.
La situazione di classifica della Roma e la voglia di stupire ancora del Frosinone contribuiranno a creare allo Stadio Olimpico un clima quasi da finalissima, considerata la posta in palio ben oltre i semplici tre punti in gioco. I giallorossi in campo potranno usufruire del sostegno incondizionato dei tifosi sugli spalti, sempre presenti, ma dovranno necessariamente unirsi ancora di più sotto lo stendardo del proprio comandante in carica. José Mourinho ha ancora tempo per salvare la stagione, ma può farlo soltanto con unità d’intenti, perché per una volta proprio lui che è Special non potrà essere One.