Roma-Torino, Juric: “Ci manca l’incastro per vincere queste partite”

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Juric dopo Roma-Torino - Getty Images, calcioinpillole.com

Juric Roma-Torino – Ivan Juric commenta la sconfitta del suo Torino in casa della Roma: ecco le parole del tecnico dei granata ai microfoni di Dazn

Sulla prestazione: “In due partite abbiamo fatto 38 tiri, ne abbiamo subiti 14 e le abbiamo perse entrambe. Nel primo tempo abbiamo creato tantissimo e dobbiamo fare meglio perché quando domini devi essere più cattivo. Poi abbiamo subito per una ingenuità. La squadra si esprime bene ma manca il giusto incastro per vincere questo tipo di gara”.

Sulla reazione: “Nel primo tempo abbiamo dominato e preso gol su rigore concesso per una ingenuità. Poi rientri in campo e prendi gol da 30 metri. Non è facile da accettare quando stai facendo bene. La squadra si è ripresa e ha cercato di pareggiare. Rimane però la sensazione che giochiamo bene e dominiamo ma ci manca il giusto incastro per vincere”.

Sull’infortunio di Lovato: “Vedremo domani. Speriamo di recuperare Buongiorno e di sistemare questa situazione perché mancano ricambi”.

Sulle occasioni sprecate: “Siamo spreconi. A volte ci manca l’ultimo tiro, oggi abbiamo avuto occasioni due contro zero e sprechi. Così diventa difficile, poi dietro abbiamo giocatori giovani come Sazonov e a volte qualcosa scappa. Con la Lazio siamo stati sfortunati, oggi abbiamo sprecato troppo. Facciamo troppi pochi gol per quello che esprimiamo. Manca un po’ di solidità dietro con i tanti infortuni ma i nuovi stanno facendo bene”.

Su Bellanova: “Quando trovi ragazzi predisposti a lavorare è tutto più semplice. Se ascoltano con entusiasmo poi crescono. Con lui è questo discorso, ascolta e vuole imparare. Sta crescendo in modo impressionante e sta migliorando anche in fase difensiva”.

Sulle prossime partite con Fiorentina e Napoli: “Ci siamo creati questa classifica, la squadra deve crederci. Abbiamo l’obbligo di giocarci queste partite a questi livelli. Ci manca quell’incastro ma non dobbiamo scoraggiarci e continuare a lavorare”.