Roma-Torino, Dzeko contro Belotti: concetti simili, sistemi diversi
Roma e Torino chiuderanno questa sera il programma infrasettimanale della 12a giornata di Serie A. All’Olimpico si sfideranno due squadre alla ricerca di punti per motivi diversi: i giallorossi vogliono approfittare dei mezzi passi falsi di Milan, Sassuolo e Juventus e della sconfitta del Napoli, il Torino invece non vuole rimanere all’ultimo posto in classifica al pari del Crotone.
Roma-Torino = Dzeko-Belotti
Gli spunti sono molteplici e la sfida non può che essere affascinante: anche perchè contro avremo due dei centravanti più forti della Serie A. Dzeko e Belotti infatti si daranno battaglia questa sera, da capitani e da punte rispettivamente di Roma e Torino. Entrambi scenderanno in campo con la voglia di incidere, come sempre, indipendentemente dal trovare o meno il gol.
Sotto questo aspetto infatti il concetto che c’è alla base del pensiero di calcio di entrambi è aiutare la squadra, non per forza segnando: Dzeko è letteralmente un maestro nel venire al legare il gioco, Belotti invece fa del sacrificio una delle sue armi migliori.
Le qualità
L’attaccante bosniaco ama giocare con i compagni, salire per gestire il possesso e smistare per l’inserimento dei trequartisti. Creare spazi per i propri compagni è una delle cose che sa fare meglio e che preferisce fare, anche se combacia spesso con una vena realizzativa meno marcata rispetto ad altri centravanti. Dall’altro lato c’è Belotti che aiuta la squadra in maniera diversa: l’abnegazione del Gallo sta nel tornare spesso a recuperare palloni.
Il numero 9 granata è il primo difensore nonché un combattente quando si tratta di difendere palla e far salire la squadra. Qualitativamente non ha i mezzi di cui usufruisce Dzeko, ma riesce a colmare le lacune tecniche con una voglia che in pochi possiedono
Per questo motivo il Torino non può farne a meno: Belotti è il leader mentale, oltre che tecnico, della propria squadra e lo stesso probabilmente vale per Dzeko. Il bosniaco però naturalmente ha dalla sua compagni di livello alto, capaci di poter giocare con lui in maniera sopraffina. Belotti in questi anni ha dimostrato di sapersela cavare praticamente da solo, raggiungendo sempre la doppia cifra e spesso (eccetto per la stagione in cui si infortunò) almeno 15 gol in campionato.
Anche questa sera entrambi daranno spettacolo, a modo proprio. Noi non vediamo l’ora di ammirarli.