Dopo le positività annunciate negli ultimi giorni, relative a Dzeko, Santon, Boer, Fazio, Pellegrini e Kumbulla, non sono stati riscontrati nuovi contagi al Covid-19 tra i giocatori della Roma. Gli ultimi tamponi, infatti, hanno dato tutti esito negativo. La società giallorossa, tuttavia, preoccupata dal recente aumento dei casi, ha deciso di rafforzare le proprie misure anti-contagio. La Roma, infatti, onde evitare nuove spiacevoli sorprese, ha introdotto nuovi dettami nelle procedure anti-Covid, nonostante gli ultimi tamponi siano tutti negativi.
I giocatori giallorossi, da tre giorni, si allenano distanziati. Il cambio degli indumenti avviene individualmente nelle rispettive camere dei calciatori. I giocatori consumeranno i pasti singolarmente in appositi cestini. Inoltre, non è consentito al gruppo di Fonseca l’aggruppamento in aree comuni. Le misure in atto, dovrebbero protrarsi per tutta la settimana. Dopodiché, il club deciderà se prolungare le misure stringenti.
Come si apprende da La Gazzetta dello Sport, il club giallorosso ha investito quasi mezzo milione di euro nel monitoraggio dei propri calciatori, nonché membri dello staff ad essi aggregati. Prima della positività di Dzeko, la società capitolina era soddisfatta dei controlli, in quanto i precedenti contagi si erano verificati lontano da Trigoria, in situazioni legate alla Nazionale o in ambito privato.
Il recente contagio di Edin Dzeko, seguito da altri cinque atleti, ha portato la Roma ad un controllo più ferreo sui comportamenti dei calciatori. Il club di Friedkin, ha ottenuto dall’Asl l’autorizzazione ad applicare il protocollo casa-lavoro, affinché i calciatori si spostino solo per impegni legati alla professione. Pertanto, la Roma non vuole affrontare nuovi contagi e, al netto degli ultimi risultati negativi dei test, lavorerà ancora sulle procedure di contrasto al Covid, andando addirittura a vigilare sulle abitudini relative agli spostamenti familiari dei tesserati.