Roma, Soulé: “Ho pianto per venire qui. Stravedo per De Rossi”

Roma, Soulé: “Ho pianto per venire qui. Stravedo per De Rossi”

Soulé, l'intervista a Il Corriere dello Sport (Getty Images) - calcioinpillole.com

Matias Soulé ha rilasciato una bellissima intervista ai microfoni de Il Corriere dello Sport. Roma ed emozioni nella sue parole.

È stata travagliata la prima parte dell’estate per Matias Soulé, in bilico tra la permanenza alla Juventus e un trasferimento. Ci sperava forse di restare all’ombra della Mole, ma la scelta di passare alla casacca giallorossa lo ha alla fine reso davvero felice ed entusiasta. Matias lo ha ben chiarito nella recente intervista rilasciata a Il Corriere dello Sport. L’ala d’attacco italo-argentina ha usato parole al miele per parlare della Roma e dell’ambiente che adesso lo circonda.

Roma, Soulé: “Siamo un grandissimo gruppo”

Sul trasferimento: “Volevo così tanto venire che avevo le lacrime al pensiero che non andasse in porto. Dimostrerò in campo di valere i soldi che il club ha speso per me. Essere qui è meraviglioso. La trattativa è stata lunga, avevo l’ansia di non poter arrivare ma tutto è andato per il meglio. I Friedkin mi hanno voluto fortemente, ho subito capito la loro ambizione per questo club e dove vogliono portarlo. Stiamo lavorando sodo e con grande intensità: saremo pronti per la prima di campionato contro il Cagliari”.

Su De Rossi: “Stravedo per lui. Spinge tanto, è un grande lavoratore e un ottimo tecnico. Ho parlato più volte con lui durante la trattativa e devo dire che non parla solo spagnolo, ha anche un ottimo accento argentino. Mi ha raccontato la Roma, di come si vive il calcio qui e durante questo ritiro è stato eccezionale. Sta istillando una mentalità vincente alla squadra e ci sta fornendo una preparazione fisica e tattica che sarà cruciale per la stagione”

Sull’Olimpico e i tifosi: “I tifosi sono uno spettacolo, e non è tanto per dire. La scorsa stagione Paulo e Leo mi hanno invitato all’Olimpico ad assistere alla sfida di Europa League contro il Feyenoord. Sono entrato, ho sentito 70mila persone cantare dall’inno fino alla fine della gara. Una volta uscito ho detto a mio fratello di non aver mai visto una tifoseria così passionale. Un’emozione incredibile, da brividi. Già lì onestamente avevo pensato alla Roma, quando ancora non sapevo neanche se avrei continuato alla Juventus”.

Sul compagno Dybala: “C’è un aneddoto che non mi dimenticherò mai. Era l’ultimo anno di Paulo alla Juve, stava giocando una delle partite finali della stagione. Mancava un quarto d’ora alla fine quando lo vedo parlare a distanza con Landucci mentre intanto mi indicava. Purtroppo erano finite le sostituzioni, ma Dybala aveva chiesto alla panchina di farmi entrare perché voleva giocare con me almeno una volta prima di lascia la Juve. È un ricordo che resterà sempre con me, perché mi ha fatto capire quanto ci tenesse a me. Quando Paulo ha lasciato la Juve io gli avevo mandato il messaggio ‘Spero con tutto il cuore di poter un giorno giocare insieme a te’. Scherzi del destino, tre anni dopo eccoci qua insieme”.

Sul nuovo acquisto La Fe’e: “Non lo conoscevo, è davvero forte. Ha stupito tutti in squadra, può fare tutti i ruoli del centrocampo e con la stessa qualità. Sarà divertente giocare con lui”.

Sul nuovo acquisto Dovbyk: “È un gigante, è davvero forte e potrà essere un valore aggiunto per questa Roma. È un grande acquisto, come tutti quelli che sono arrivati. Siamo proprio un bel gruppo capitanato da Pellegrini”.