Pellegrini non perde mai tempo a mostrarsi attaccato alla Roma come un vero e proprio tifoso prima di essere il capitano giallorosso in campo. Dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori una parte di stagione, Pellegrini ha ripreso confidenza con il campo e con l’Hellas Verona, complice la positività di quattro giocatori e il dubbio impiego di Zaniolo è pronto a riprendersi la sua Roma sulle spalle.
Il centrocampista italiano è stato intervistato dal quotidiano SportWeek al quale il classe 1995 ha ribadito e sottolineato tutta la sua fede capitolina.
Sulla fascia da capitano al braccio: “La fascia è una responsabilità in campo e fuori. La mia sta anche nel far capire ai nuovi che questa non è una maglia qualunque e la Roma non è un posto di passaggio”.
Su Mourinho: “Mi identifico molto in quello che dice Mourinho. La sua storia parla per lui: è venuto a Roma per trasmetterci la sua mentalità, ma ora contano i fatti. Dobbiamo lavorare ogni giorno meglio. Lui però si arrabbia per un pallone non dato, per una rincorsa non fatta. Mai sentito arrabbiarsi per un errore tecnico”.
Sui Mondiali da centrare: “Si deve andare. Purtroppo, per nostri demeriti, abbiamo imboccato una strada difficile. Ne parliamo tra noi della Nazionale nel gruppo su Whatsapp. Pensavo di avere in mano la situazione e invece…“