Roma, Mourinho: “Temo il Sassuolo ma anche l’arbitro”
L’allenatore della Roma José Mourinho è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Sassuolo, in programma domani alle 18:00 al Mapei Stadium e valido per la 14ª giornata di campionato.
Dimenticare la brutta prestazione in Europa League e l’1-1 sul campo del Servette e riprendere la linea in campionato, dove la Roma ha ripreso a rigare dritto dopo l’importantissima vittoria per 3-1 contro l’Udinese dello scorso turno e che ha proiettato i giallorossi al quinto posto in classifica, a -3 dalla zona Champions. Di seguito le parole del tecnico giallorosso.
Roma, le parole di Mourinho pre Sassuolo: “Confermo quello che ho detto ai ragazzi giovedì, ma ho un gran rapporto con loro. Sono preoccupato dall’arbitro. Berardi? Lo adoro ma è odioso nell’atteggiamento. Dobbiamo fare un salto di personalità”
“Penso che voi sappiate che nello sport individuale sei da solo. E quando sei da solo non puoi condividere la responsabilità perché sei solo con te stesso. Servono coraggio e personalità per stare sul pezzo e in caso di sconfitta non puoi guardarti intorno perché non hai nessuno“.
“Come allenatore di uno sport collettivo mi piace analizzare anche gli sport individuali per questo aspetto mentale. Però se pensate che farò i nomi di qualche giocatore a cui ho rivolto critiche giovedì…vi sbagliate. Lo faccio internamente coi ragazzi, anche oggi ci ho parlato. Penso le cose che ho detto, ma ho un grande rapporto con tutti“.
“Ora pensiamo di andare a Sassuolo a fare risultato e a prendere una partita che per diversi motivi temo molto“.
“La prima insidia della partita con il Sassuolo è il Sassuolo stesso. Perché è un’ottima squadra, con bravi giocatori, un bravo allenatore e un bel progetto. Sono una squadra che gioca 38-40 partite all’anno e quindi ha avuto il tempo per prepararsi. Arriverà al top con noi“.
“Devo dirti che sono preoccupato dell’arbitro (Marcenaro ndr), perché lo abbiamo avuto 3 volte come quarto uomo e ho la sensazione che non ha la stabilità e la lucidità per una partita di questo tipo. La gente guarda è solo Sassuolo-Roma invece no, perché noi ci stiamo giocando il posto in Champions League. Il profilo dell’arbitro non mi lascia sereno ma anche chi c’è al VAR non mi lascia tranquillo“.
“Infine devo citare Berardi. Lui è un giocatore assolutamente fantastico per quello che fa in campo, amo quel giocatore ma deve avere un po’ più di rispetto per gli avversari perchè quello che lui fa per destabilizzare e prendere in giro cercando gialli o rigori inesistenti è troppo. Lo amo per come gioca, ma lo odio per queste cose“.
“Sicuramente la soluzione non è voltare la testa dall’altra parte o non guardare il problema e lasciarlo andare. L’ho detto anche ai ragazzi oggi: se vogliamo ad ambire di più dobbiamo fare meglio ed essere meno superficiali. Ma magari a qualcuno questa zona di comfort piace. A me non piace e non sono quel tipo di allenatore. Ci sono però profili che sono bravi a giocare bene e ad avere squadre senza responsabilità“.
“Al Real Madrid ho vinto la Liga dovendo fare 100 punti e ogni settimana dovevo solo vincere, è un pressione tremenda. Per fare questo ci vuole tanta personalità. Ma non da 2-3 giocatori, ma da tutta la squadra. Non non dobbiamo vincere sempre perché non siamo attrezzati per quello, però abbiamo il potenziale per lottare per il quarto posto“.
“Con Kardorsp lo sapete come è andata l’anno scorso. Siamo stati nei limiti del divorzio per i suoi atteggiamenti in campo, ma alla fine con empatia e buon rapporto ci ha fatto tornare indietro. Lui è un ragazzo che ha delle cose positive e anche debolezze, ma sta facendo bene e mi aspetto molto da lui. La panchina può essere determinante come con l’Udinese, ma anche fare poco come giovedì col Servette“.
“Ovviamente in condizioni ideali è chiaro che mi piacerebbe avere più opzioni in rosa e più qualità. Però non voglio essere negativo perché conosco bene la situazione del club. Per questo motivo credo che siamo anche sottovalutati per quello che abbiamo fatto in questi anni“.
“La mia squadra senza infortuni è una squadra che può lottare, ma se ci manca anche un solo giocatore è dura. Smalling non lo vedo da 3 mesi. Se non rientra entro la fine del 2023 vuol dire che ha saltato 68 allenamenti e ci vogliono altri due mesi prima che torni in forma. Ndicka era venuto per fare la riserva e a causa degli infortuni ora è titolare, in difesa siamo in difficoltà. Ma non mi voglio lamentare e andiamo avanti con forza“.
“La situazione del club è complessa perché col FPF puoi prendere un giocatore che magari poi non puoi schierare in Europa. Ovviamente è una situazione che la proprietà e il club vogliono risolvere, se ci sarà la possibilità faremo qualcosa ma se non ci sarà la possibilità fa niente“.