Roma, Mourinho rischia tre giornate di squalifica dopo le frasi a Pairetto
Mourinho perde le staffe ancora una volta, a questo giro in occasione di Roma-Verona. Questa volta la squalifica a cui il portoghese andrebbe incontro sarebbe pesante. Il tecnico giallorosso ha alzato i toni nel finale della partita dello Stadio Olimpico di sabato scorso, pareggiata dalla Roma per 2-2 contro l’Hellas Verona.
Mourinho: “Ti manda la Juve”
Spuntano anche i retroscena dell’episodio tanto commentato del sabato appena passato. Partendo dal principio, nel finale di Roma-Verona, l’arbitro Pairetto indica 4 minuti di recupero: troppo pochi per Mourinho, che dopo aver richiamato più volte il direttore di gara, perde il controllo. José a questo punto fa più volte il gesto del telefono nei confronti di Pairetto e viene espulso. Come riporta La Stampa, però, dopo l’espulsione il tecnico della Roma avrebbe urlato: “Ti hanno mandato apposta, ti ha mandato la Juve” nei confronti dell’arbitro. Dopo la frase Mourinho ha preso un pallone e l’ha scagliato nei confronti della tribuna ed ha cercato più volte il contatto con Pairetto, tutto sotto gli occhi della Procura Federale.
Le ipotesi di squalifica
Questi ultimi fatti raccontati potrebbe portare il Giudice Sportivo ad applicare la “mano pesante” su Mourinho. La squalifica potrebbe non essere indifferente: si parla di due o tre giornate di stop per il tecnico portoghese dopo le frasi irriguardose rivolte verso Pairetto e conseguenti gesti sopra le righe. Se le giornate di squalifica dovessero essere due, José tornerebbe sulla panchina della Roma per la gara contro l’Udinese a metà marzo, saltando quelle con Spezia e Atalanta. Se dovessero essere tre, invece, tornerà a guidare i suoi uomini solo per il derby contro la Lazio. La decisione spetta ora al Giudice Sportivo, che avrà tempo per pensarci.
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La Roma si scusa
Come riporta il quotidiano Il Messaggero, la Roma si sarebbe immediatamente scusata con i direttori di gara e Pairetto in particolare. I Friedkin, infatti, hanno provato la mediazione, scendendo negli spogliatoi a fine partita per scusarsi con l’arbitro ed i giudici federali. Tutto ciò non dovrebbe bastare per evitare una grossa squalifica.