Roma, Mourinho: “Pari giusto. Uscite tante sciocchezze in settimana su di noi”

Mourinho Roma

Mourinho contro le radio romane (Getty Images)

Jose Mourinho, dopo il pareggio della sua Roma quasi all’ultimo secondo contro il Sassuolo, ha parlato ai microfoni di DAZN, sottolineando cosa sia mancato alla squadra oggi.

Mourinho: le sue parole

Sulla settimana che ha preceduto il Sassuolo: “Solo una notizia posso non negare (si riferisce alle parole sulla Serie C, ndr), tutte le altre sono una bugia, è giornalismo di quinta classe e senza etica. Senza l’essenza di voler dire la verità. Se c’è una qualità in cui questo gruppo è imbattibile è nell’amicizia, nell’empatia. Il gruppo è molto unito e nessuno fa danno a questa squadra”.

Sulla partita: “Quando perdi al 90′ e dopo pareggi cambia un po’ la dinamica emozionale. Se prima della partita mi avessero pronosticato il pareggio, ovviamente non l’avrei voluto. Stessa cosa all’intervallo. Ma se me lo dici al 90′ io rispondo ‘Grazie mille’. Posso paragonare questa partita alle sconfitte con Bologna, Verona e Venezia. Anche lì avevamo avuto possibilità di pareggiare e non l’abbiamo fatto, oggi sì. Non volevamo il pareggio, ma è comunque un punto e ci dà la possibilità di rimanere imbattuti nelle ultime quattro in campionato, collezionando otto punti. Potevamo avere più punti“.

Su cos’è mancato: “I dieci minuti finali in superiorità numerica non sono sufficiente per cambiare le statistiche. Venire qui e fare quasi il 50% di possesso palla non è facile. Questo significa che dietro abbiamo avuto più stabilità. Principalmente grazie a Kumbulla, che ci ha dato più qualità nell’uscita. Nella prima parte della partita sono mancati ordine, disciplina e riferimenti. Ogni volta che il pallone arrivava sugli esterni c’erano poche opzioni per giocare in mezzo e si andava sempre profondi. Nell’ultima parte del match siamo migliorati, anche quand’eravamo undici contro undici. Il punto è meritato. C’è frustrazione perché venivamo qui per vincere, ma è un punto che sommiamo agli altri, alla fine vedremo quanti ne avremo“.

Sul 3-5-2: “Io la vedo sempre in un modo: i giocatori devono stare bene in campo. Non è il modulo che più mi piace, ma è una conseguenza dei calciatori che abbiamo e di come si trovano loro. Per giocare con tre davanti servono i giocatori di fascia, dove sono? Per giocare a due e fare l’uomo contro uomo servono i difensori veloci, dove sono? Gioco così perché in questo modo i calciatori si trovano meglio“.

Su Sergio Oliveira insieme a Pellegrini: “E’ la prima volta che giocavano insieme. Far fare 90′ a Pellegrini è stato rischioso, ma era un rischio da prendere, alla luce del risultato. Cristnate, Veretout, Pellegrini e Oliveira sono giocatori di qualità. Ma per giocare lì, nella casa dei motori, bisogna saper decidere il ritmo e questo noi non l’abbiamo. L’adattamento di Mkhitaryan, che ovviamente non è un regista, è stata veramente positiva. Non è quel giocatore lì, ma di tutti loro è quello che pensa meglio il gioco, che trova meglio gli spazi. Per me è il giocatore più fondamentale della squadra. Dobbiamo migliorare e fare il massimo per chiudere la classifica nel miglior modo possibile. Poi c’è anche la Conference League e la gente sbaglia se pensa che in Conference League non ci sono squadre di qualità. L’altro giorno, ad esempio, ho visto il Rennes contro il PSG ed è un’ottima squadra, in mezzo a tante altre“.