Conferenza Mourinho – Alla vigilia dell’importante sfida tra Milan e Roma, in programma domenica sera a San Siro alle 20:45, José Mourinho ha preso parte alla consueta conferenza stampa di vigilia a Trigoria. Ecco le sue dichiarazioni.
Sono giorni difficili quelli che sta vivendo la Roma dopo la sconfitta nel Derby di mercoledì contro la Lazio, valido per i quarti di finale di Coppa Italia. Come se la situazione non fosse già troppo spinosa, si è aggiunta anche la questione legata alle condizioni fisiche di Paulo Dybala, uscito anzitempo dal terreno di gioco dell’Olimpico mercoledì sera a causa dell’ennesimo fastidio muscolare alla coscia sinistra. Nella giornata di ieri la Joya si è sottoposto alcuni esami strumentali più dettagliati, che però non hanno evidenziato alcuna lesione lasciando così la scelta di un’eventuale convocazione a mister José Mourinho.
Di questo e tanto altro ha parlato lo Special One alla vigilia dell’importante match di Serie A contro il Milan, in programma domenica sera alle 20:45 a San Siro. Mourinho non sarà in campo al seguito della squadra, ma ha comunque scelto di presentarsi in conferenza stampa al centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria, dove ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al momento che stanno vivendo i suoi calciatori. Di seguito le sue parole.
“Sono qui da due anni e mezzo e in questo periodo sono l’unica persona in questa società che non ha mai perso una sessione d’allenamento. Non esistono malattie o sveglie saltate, anche quando ero l’unico che lavorava perché non c’era nessun altro. Non accetto che la mia professionalità venga messo in dubbio, soltanto perché ho chiesto a Pinto di passare qualche ora lontano da Roma”.
“Come si riparte dopo il Derby? La partita è finita e abbiamo ovviamente perso, abbiamo fatto alcune cose bene e altre male, le abbiamo analizzate ieri e abbiamo parlato con i giocatori per migliorare, nonostante i limiti. Ripartiamo pensando alla prossima partita, non c’è altro modo”
“Nel Derby siamo stati perfetti difensivamente, prendiamo gol per un errore individuale di un ragazzo di 18 anni, che secondo me è un rigore, lo ribadisco, figlio dei tempi moderni. In allenamento ieri c’erano sei giocatori, diventa difficile poi lavorare sul campo, ma loro individualmente devono dare di più”.
“Le contestazioni? Io sono anche la società, non sono soltanto l’allenatore e mentre ci sono considero le mie parole importanti per la gente. Voglio essere sempre corretto nel confrontarmi con la società, oggi sono molto obiettivo. Tutti i derby che ho giocato sono state partite speciali, capisco l’importanza di queste gare e so cosa significano. Tutte le sconfitte contro la Lazio sono arrivate dopo un errore individuale o arbitrale. Non ci sono state umiliazioni e siamo usciti sempre a testa alta dal campo, con tutte le difficoltà. Qualche giocatore doveva obbligatoriamente dare di più, ma nonostante questo abbiamo avuto l’opportunità di pareggiare”
“L’orgoglio di essere romanisti e di lavorare per i romanisti qui dentro c’è, ma poi è in campo che devi trasmettere questo atteggiamento ai calciatori. Capisco che la gente è arrabbiata per quello che si è visto, ma io non posso vederla solo a livello individuale, siamo una squadra e devo ragionare per la squadra. Le critiche sono giuste, ma non bisogna dimenticare la difficoltà che stiamo vivendo. Io devo difendere il gruppo, anche chi non sta facendo tutto quello che dovrebbe fare”.
“I tifosi della Roma sono i più incredibili che ho visto nella mia vita, ma la squadra non è al livello delle prime quattro. Io non sono Harry Potter, ma lotteremo fino all’ultimo a cominciare da domani sera, anche se non ci sarò”.
“L’assenza di Dybala? Per noi è complicato, non ci sono giocatori come lui nella nostra rosa. La Roma vive una situazione di grande limitazione, e questo si vede in campo. La società ha fatto uno sforzo economico per avere Smalling, ma oggi lui non c’è. Stesso discorso per Renato Sanches, e non possiamo avere due calciatori così. Paulo è speciale, quando esce dal campo si vede e non c’è nulla che si può fare”.
“Stessa squadra contro il Milan? Non sarà così, farò sicuramente qualche cambio, ma non voglio punire nessuno e neanche mettere in risalto la prestazione di qualche singolo. Siamo pochissimi, ora senza Dybala e Azmoun siamo ancora meno, ma continueremo a fare quello che stiamo facendo a livello tattico”.