Roma, Mourinho: “Il club vuole costruire qualcosa di importante”
José Mourinho, nella classica conferenza stampa di vigilia, ha analizzato la partita di domani contro il Trabzonspor, valevole per la Conference League, suo primo impegno da tecnico della Roma: “Per essere diretto: non sembra un playoff di Conference League. La gente pensava e diceva che sarebbe stata una competizione senza squadre top, ma se vediamo questo turno sembra una gara di Champions. Dispiace che giovedì prossimo una delle due squadre sarà fuori perché possono dare un plus al torneo”.
In passato ha allenato grandi attaccanti, adesso ha in rosa tre ottimi prospetti
“Se vediamo i nostri tre attaccanti sono tutti diversi, ma sono tutti bravi. Possono giocare due allo stesso tempo e sono super contento. Non voglio nascondere che quando abbiamo preso Shomurodov ero tranquillo. Quando si è iniziato a parlare dell’addio di Dzeko ho sentito un feeling di preoccupazione, ma Tiago e proprietà hanno risolto la situazione in un modo fantastico. Abraham non ha la storia di Edin che ha 35 anni, ma Tammy ha vinto tutto. Dalla Premier alla Champions, ma è ancora giovane e ha grande potenziale. Non possiamo paragonare i nostri attaccante con i vari Ronaldo, Giroud o Edin, ma siamo fiduciosi della loro qualità”.
Infortunio Smalling
“Posso dire perché i giocatori lo sanno, gioca Ibanez con Mancini. Smalling ha lavorato tutti i minuti della pre season, lo ha fatto benissimo. Nell’ultima partita in casa è scivolato nell’ultima azione prima del cambio e ha sentito un piccolo fastidio. Stiamo lavorando tanto a livello preventivo. Ci sono cose che possiamo migliorare, poi c’è qualcosa che dipende dalla natura del giocatore. Tutti però sono super disponibili per questo lavoro invisibile che facciamo insieme. Con Smalling magari c’è una sensazione di déjà vu perché lo scorso anno ha avuto tanti problemi. Non giocherà domani e domenica, ma non è un problema grosso”.
Approccio mentale della squadra
“Quello che mi ha colpito di più è la voglia della gente di migliorare e non dico solo i giocatori, ma tutti quelli che sono all’interno del club. I calciatori sentono questo, che intorno a loro c’è lavoro, voglia e professionalità. Così è più facile capire per loro. Un esempio: domani quando arriviamo dopo la partita non andiamo a casa. Rimaniamo a Trigoria perché arriviamo alle 5 del mattino e se vai a casa perdi un’ora in macchina e il giorno dopo ti svegli prima. Ci sono sacrifici da fare per la professionalità e quello che mi ha colpito è la disponibilità di tutti. La parola tempo è stata una parola chiave e sarà qui fino a che noi siamo veramente una squadra altamente professionale. La filosofia arriva prima dei risultati sportivi. Ci sono squadre che vincono in modo isolato, ma non è quello che la proprietà vuole. La società vuole costruire. Io penso sia possibile migliorare come club e allo stesso tempo migliorare i risultati sportivi degli ultimi anni”.
Analisi sul Trabzonspor
“Vedo la sua storia, vedo l’impatto nel campionato in Turchia e l’esperienza che ha in Europa. Vedo una squadra di grande organizzazione e quando è così dico sempre che se la squadra è organizzata allora l’allenatore è bravo. Ci sono giocatori di grande esperienza, al contrario di noi basano la loro qualità nell’esperienza di tanti giocatori. Abbiamo due round da giocare e speriamo di passare noi. Faremo di tutto per vincere non solo l’eliminatoria, ma entrambe le partite con rispetto totale per gli avversari”.
Giocatori più pericolosi del Trabzonspor
“Loro giocano da squadra, è difficile. Unico dubbio che possiamo avere è se gioca o no Cornelius. Se non gioca è troppo ovvio capire il loro tridente. Tutti hanno qualità. I difensori centrali sono due ragazzi che entrano con la palla nel gioco offensivo. E’ una squadra di qualità, equilibrata e cercherà di vincere anche il campionato in Turchia. Il nostro focus non sarà su un giocatore. Meritano di essere guardati come squadra”.