Roma, Mourinho: “Domani non gioca la stessa squadra dell’andata”
Conferenza stampa complicata per Mourinho in vista della rivincita contro il Bodo in Conference League.
Darà una seconda chance a chi ha fallito in Norvegia oppure ci saranno dei cambiamenti?
“Vogliamo vincere per tornare primi nel girone. La partita di Bodo non l’abbiamo dimenticata, abbiamo sbagliato tutti lì, non voglio dire che ha sbagliato uno piuttosto di un altro. Ovviamente non giocherà la stessa squadra. Io stesso ho capito di aver avuto troppe paure prima della partita, ma non ho avuto paura della partita. Ho avuto paura del campo, degli infortuni, della stanchezza, ma non di una sconfitta. Ho sbagliato io, abbiamo sbagliato tutti. Domani non giocherà la stessa squadra“.
Abraham è il grande colpo di mercato della Roma e finora non ha reso secondo le aspettative. E’ un problema di squadra o di adattamento del ragazzo?
“Il problema siamo sempre noi, non è l’individuo. Per un giocatore che viene da una cultura calcistica, arbitrale e anche sociale diversa, non è mai facile. Ha iniziato abbastanza bene, ha avuto un impatto positivo e adesso vive un momento non speciale, però è un grande giocatore e abbiamo fiducia in lui. Non c’è nessun problema, tornerà a giocare meglio, segnerà, abbiamo fiducia totale“.
Rispetto alle altre piazze in cui ha allenato, ha riscontrato differenze negli arbitraggi e nelle sanzioni?
“Non parlo nè di arbitraggi, nè di Serie A“.
Sia con il Cagliari che con il Milan si è visto un modulo diverso. E’ una soluzione che si può utilizzare anche dal primo minuto?
“Non parlo di quello che abbiamo fatto in Serie A“.
Zaniolo è tornato a essere un punto fermo della Roma. Su cosa può lavorare ancora per migliorare?
“Due anni di infortuni non sono facili da superare. Contro la Juve si è vista la paura di un giocatore che ha sofferto tanto e solo il tempo può aiutare a dimenticare. Fisicamente sta bene, è fortissimo. Ci sono dei dettagli dal punto di vista tattico che deve migliorare, ma secondo me è normale quando si hanno 23-24 anni e si sono persi due anni in infermeria. E’ un bravo giocatore, un professionista che lavora, sono soddisfatto di lui“.
E’ migliorata l’immagine del calcio italiano all’estero oppure abbiamo fatto ancora troppo poco?
“E’ un campionato dove si gioca molto bene. Le squadre, i giocatori e gli allenatori hanno qualità. Allenatori che non si preoccupano soltanto del risultato, ma giocano con ambizione. In questo senso sono veramente soddisfatto di essere qui“.
Si fida ancora come quest’estate di Shomurodov? Nelle ultime uscite gli ha preferito un giovane come Felix
“Mi fido di tutti, però ci sono dei momenti dove i giocatori non sono nel loro momento migliore, specialmente a livello di fiducia. Felix è un giocatore che domani non sarà in lista, però è un giocatore con qualità che noi non abbiamo. Cerca movimenti che noi non facciamo molto. Siamo una squadra con tanti giocatori che vogliono la palla nei piedi, pochi che la vogliono nello spazio e che sono aggressivi come lui senza palla. E’ lontanissimo dall’essere un prodotto finito o un giocatore che si può dire pronto per essere un titolare in una squadra come la Roma, però ha un profilo sul quale merita di lavorare. E un modo per lavorarci sopra è farlo giocare. E’ importante farlo allenare con noi, però una cosa è allenarsi, un’altra è avere anche la possibilità di giocare. Questo è il modo per accelerare questo processo. Però la fiducia verso Mayoral o Shomurodov non cambia“.