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Roma, Mourinho dice no al Portogallo ma il futuro dipende dai Friedkin

José Mourinho dice no, per il momento, al Portogallo. La Federazione portoghese, dopo l’eliminazione nei quarti di finale di Qatar 2022 e il conseguente addio di Fernando Santos, aveva contattato in prima battuta lo Special One in vista dell’Europe del 2024. L’attuale allenatore della Roma, dopo aver ascoltato la proposta tramite il suo potente agente, Jorge Mendes, ha accantonato la proposta non gradendo il doppio ruolo di tecnico della Roma e CT della nazionale, come riportato dal Corriere dello Sport. Un rifiuto che però, come spiega il noto quotidiano, non è stato per nulla definitivo. Mourinho vuole ora concentrarsi appieno sulla seconda parte di stagione dei giallorossi nella difficile rincorsa al quarto posto e la possibilità, tra Coppa Italia ed Europa League, di bissare il successo dello scorso anno in Conference. Tuttavia il futuro non sembra essere troppo delineato.

Roma, Mourinho vuole chiarezza sul futuro: il Portogallo pronto a tornare alla carica a giugno

(Photo by VESA MOILANEN/LEHTIKUVA/AFP via Getty Images)

Nei prossimi mesi, comunque, lo Special One avrà un contatto con i Friedkin per parlare dei piani futuri e soprattutto delle idee di investimento della proprietà. Se i dialoghi saranno proficui, Mourinho potrebbe anche decidere, in accordo con la società che da tempo spinge in questa direzione, di rinnovare il contratto, attualmente in scadenza a giugno del 2024, di un altro anno, quindi fino al 2025. In caso contrario, le parti potrebbero salutarsi con un anno di anticipo. Molto dipenderà ovviamente anche dai risultati del club giallorosso nella seconda parte dell’annata. In caso di addio, l’ipotesi Portogallo tornerebbe ad essere quella decisamente più concreta.

I Friedkin vogliono un indennizzo

(Photo by TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

Nel caso in cui le parti decidessero di separarsi a giugno, i Friedkin vorrebbero comunque un indennizzo economico dal Portogallo per liberare il tecnico con un anno di anticipo. I prossimi saranno dunque mesi decisivi.

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Alberto Petrosilli