L’allenatore della Roma José Mourinho è intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine del match vinto per 2-0 contro lo Spezia all’Olimpico e che ha chiuso la 17° giornata.
Queste le parole del tecnico giallorosso riportate da Romanews.eu:
“Mi sono piaciuti i due gol da calcio d’angolo, perché ieri li abbiamo provati per 25 minuti. Mi piace il risultato, ma non mi piace il modo in cui abbiamo giocato. Una partita non difficile da controllare e a metà del primo tempo abbiamo sprecato tante occasioni e regalato palloni facili. Non abbiamo avuto un buon giro palla. Non doveva essere difficile giocare con lo Spezia sull’1-0“.
“Meglio nella ripresa dopo il 2-0. Mi sono piaciuti alcuni giocatori che sono rimasti in campo nonostante delle difficoltà, come Ibanez. Anche sul 2-0 però non ero sereno. Quando è uscito Smalling, ho dovuto far abbassare Cristante in in ruolo non suo. Karsdorp e Vina erano stanci e lo Spezia ha preso campo. Se loro avesser fatto gol seppur tardi, avrebbero riaperto la partita“.
“Ibanez è rimasto in campo mentre Smalling è dovuto uscire. Hanno personalità diverse, se Smalling ha chiesto il cambio e perché avrà sentito qualcosa. Ibanez gioca sempre ed era affaticato. L’Atalanta è una squadra top, che gioca ad altissima velocità. Sarà un match molto complicato per noi. Zaniolo non so se potrà recuperare. Sarà dura sia con l’Atalanta che con la Samporia“.
“In una stagione senza infortuni, senza cartellini e con meno stanchezza, noi avremmo il potenziale per una buona squadra. Non saremmo da Scudetto, ma potremmo lottare per cose più serie di dove siamo ora. Però in una stagione ci sono anche queste cose, e soprattutto coi cartellini sembriamo una squadra cattiva. Ho poche alternative, ma abbiamo bisogno di più sessioni di mercato. Ma non parlo di gennaio, dove faremo piccole cose. Ma io voglio essere critico e voglio stare tranquillo, non con il cuore in gola per 90 minuti. C’è tanta stanchezza e i giocatori perdono potenziale. Abbiamo bisogno di più sessioni, ma anche che i giocatori crescano in personalità. Avevamo fuori tanti come Pellegrini, Zaniolo, Mancini ed El Shaarway, troppo infortuni per una squadra come la nostra. Peò bene i 3 punti e voglio dare coraggio a Thiago Motta e al suo Spezia“.
“Non mi sento maestro in niente, nemmeno dei miei ex giocatori. Ho solo più esperienza in panchina. Con gente come Thiago Motta e Stankovic non siamo paragonabili. Loro hanno potuto giocare con i migliori del mondo e diventare allenatori, è un percorso duro. Ma lui è volenteroso, ha talento e forza“.