Un Lukaku a due facce salva la Roma dal buio pesto di Gotham City, il gol cancella le critiche al belga e regala tre punti d’oro contro il Lecce nel finale.
La vittoria ottenuta contro il Lecce nella serata di ieri, domenica 5 novembre, resterà per sempre nella memoria dei tifosi della Roma per come è arrivata. I salentini, come da pronostico, sono entrati sul terreno di gioco dello Stadio Olimpico consci dei propri mezzi e vogliosi di fare la partita, nonostante l’ambiente infernale creato dall’ennesimo sold-out della gestione Mourinho, condottiero in grado di riunire la piazza sotto un’unica bandiera, quella giallorossa.
Allo stesso tempo, il tecnico lusitano si affidava chiaramente alle qualità di Romelu Lukaku per cercare di indirizzare subito la gara nel verso giusto. Il colosso belga ci era quasi riuscito, ma il tiro dal dischetto del rigore si è stampato sulle gambe di Falcone, un altro figlio di Roma, che ha chiuso la porta e ha di fatto allontanato dal campo BigRom fino agli ultimi scampoli dell’incontro. A 5′ dal fischio finale, le luci della Capitale si erano improvvisamente oscurate, tramutando la città eterna nella celebre Gotham della collana di fumetti dell’universo DC Comics.
Qui entra in scena Romelu Lukaku, un fantasma in campo per quasi tutti i 90′ precedenti, ma nei panni di Harvey Dent nell’emozionante recupero di Roma-Lecce. Così dopo il gol di Azmoun che ha riacceso le speranze dei 70mila dell’Olimpico, “Due Facce” ha fatto volteggiare tra le dita la famosa monetina in grado di influenzare le decisioni del suo possessore, e ha cambiato non solo le sorti della partita, ma anche della stagione giallorossa.
Quando l’aereo dei Friedkin è atterrato a Ciampino in un caldo pomeriggio d’agosto per consegnare Romelu Lukaku al suo nuovo popolo, ci si poteva già aspettare che il belga avrebbe avuto un impatto decisivo fin da subito con la maglia della Roma. Certo è però, che i numeri del colosso ex Inter stupiscono ancora, nonostante non sia più un oggetto misterioso per il calcio italiano già da anni. Nove gol in 959′ in stagione, una media spaventosa per un calciatore che si è già preso l’affetto dei propri tifosi, ma non sembra volersi fermare qui.
Anche il tecnico José Mourinho è ben cosciente dell’importanza di Lukaku, tanto da lasciarlo fuori difficilmente anche contro avversari sulla carta inferiori. Lo Special One ama lavorare con i campioni, motivo per cui ha spinto per l’arrivo del belga a Roma, e ora può finalmente godere del bomber che è mancato nella scorsa stagione, verso obiettivi ancora più importanti in Italia e in Europa.