Una brutta sconfitta per la Lazio di Maurizio Sarri, il quale al termine del match perso nel derby contro la Roma per 3-0 ha parlato ai microfoni di Dazn per analizzare la partita. Fatale la doppietta di Abraham e la punizione di Pellegrini, ma è stato l’approccio di tutta la squadra a fare la differenza.
Sul brutto primo tempo: “L’approccio non è esistito, semmai la reazione. Il gol ci ha inibito, ci ha tagliato le gambe e non abbiamo avuto la forza di ritornare in partita, abbassando subito la testa. Ci ha portato alla sconfitta, mi dispiace per il nostro pubblico che ci tiene tantissimo e perdere così non è bello”.
Sui tanti palloni sbagliati: “Ci siamo innervositi, abbiamo sbagliato dei palloni che solitamente non sbagliamo, non è normale per noi. Subito il gol la testa è andata via e non siamo riusciti a stare lucidi”.
Se questa partita possa portare strascichi: “Questa è una squadra che quando subisce una sconfitta così reagisce, questo ci fa pensare in positivo. La prestazione ci lascia perplessi però”.
Sulle difficoltà sugli esterni: “Le difficoltà tattiche passano in secondo ordine. La spia era off dopo il primo gol, non abbiamo trovato la forza di reagire e quindi in campo era tutto un problema con palle perse in maniera banale, cambi di gioco sbagliati”.
Su cosa serve per colmare il gap dalle prime: “Sono valutazioni da non fare in questa sede, qualcosa ci manca perché così dice la classifica, quello che penso lo dirò alla società ed in questo momento devo tutelare i giocatori che ho. Cosa manca? Contate i punti e vedete quanto siamo distanti. Questa squadra ti lascia sorpreso in momenti inaspettabili, è qualcosa che succede anche se raramente rispetto a prima. Non siamo riusciti ad azzerare questa problematica, oggi mi ha sorpreso”.
Sul derby: “E’ particolare, speciale, l’attesa della città e delle tifoserie ha pochi riscontri non solo in Italia ma in tutta Europa. C’è il rischio che possa diventare un limite per entrambe, sono top al livello nazionale e non si devono accontentare di vincere un derby. Giocarlo è tragico, in questo caso, ma è bello”.