Roma-Inter, il ritorno di Dzeko: per Edin non sarà una gara qualsiasi
Non solo José Mourinho. Quella di oggi pomeriggio tra Roma e Inter sarà inevitabilmente anche la gara di Edin Dzeko. Il centravanti bosniaco guiderà gli uomini di Simone Inzaghi in uno scontro cruciale per la corsa scudetto dei nerazzurri.
Il cuore di Edin però probabilmente batterà un pò più forte. Impossibile infatti dimenticare le sei stagioni trascorse con la maglia giallorossa. Arrivato nell’estate 2015 su intuizione dell’allora DS Walter Sabatini, che lo acquistò dal Manchester City per una cifra complessiva di 15 milioni di euro, Dzeko rappresentava per il popolo romanista il chiavistello atto a interrompere l’egemonia della Juventus.
Lo zero alla voce trofei non minano assolutamente il grande rendimento di Dzeko con la Roma: l’ex Wolfsburg è entrato di diritto nella storia del club capitolino. Sono infatti 119 le reti segnate in 260 partite, dietro solo a due mostri sacri come Totti e Pruzzo. Eppure l’inizio non era stato esaltante.
Infatti dopo un anno d’apprendistato caratterizzato da più difficoltà che sprazzi di gloria – solo 8 goal in campionato – è nella sua seconda stagione italiana (la 2016-2017) che il classe 1986 raggiunge l’apice: vince la classifica di capocannoniere in Serie A segnando 29 reti e trascina la Roma al secondo posto in classifica dietro la Juve ma matematicamente in corsa sino all’ultima giornata.
L’anno successivo è meno prolifico in Italia ma viene scandito da numeri straordinari in Champions League dove porta la Roma sino alla semifinale contro il Liverpool, segnando anche nella notte magica della rimonta storica contro il Barcellona: con 8 goal messi a segno in 12 partite diventa il miglior marcatore nella storia del club in una singola partecipazione alla Coppa dei Campioni.
All’inizio della stagione 2019-2020 prolunga la sua permanenza nella Capitale rinnovando sino al 2022 e, complice il contemporaneo addio di Alessandro Florenzi, diventa il nuovo capitano della squadra che nel frattempo è stata affidata al portoghese Paulo Fonsceca.
Proprio con il tecnico lusitano, Dzeko diventa protagonista di un durissimo scontro verbale che gli costa la perdita della fascia a favore di Lorenzo Pellegrini. E’ l’inizio della fine di una storia che nessuno potrà mai cancellare.