Roma, il futuro passa da Manchester e dall’Europa League
La Roma si appresta ad affrontare una partita fondamentale per la sua stagione a Manchester. La semifinale di Europa League non è solo la chiave di volta per le ambizioni giallorosse di conquista del trofeo, ma è anche l’ancora di salvezza di una stagione molto negativa in campionato. L’obiettivo, infatti, era lottare per il quarto posto. Negli ultimi due mesi, però, i giallorossi sono crollati ed ora rischiano addirittura di perdere il settimo posto valido per la Conference League. Da un lato la concentrazione solo verso l’Europa League, dall’altro il troppo divario con le riserve, l’insieme ha portato la Roma a perdere la sua identità. Scommettere tutto nella coppa è rischioso, ma ora è l’unica cosa possibile.
Fonseca e la Roma con ogni probabilità si lasceranno a fine stagione, ma il tecnico portoghese ha portato una diversa mentalità e in Europa si è visto. La capacità di incidere quando c’è bisogno di farlo e di soffrire quando non si riesce a prendere in mano la partita. Contro il Manchester United la Roma dovrà sapere adattarsi alle varie partite che si giocheranno dentro la partita. I Red Devils sono una squadra ricca di campioni, ma talvolta ha dimostrato di essere meno letale di quanto potesse. La doppia sfida con il Milan può essere un esempio valido, sicuramente, però, i giallorossi non potranno presentarsi ad Old Trafford per difendere il risultato.
La squadra di Fonseca farà affidamento sugli uomini migliori e sui giocatori esperti. Su tutti Dzeko, Mkhitaryan, Smalling, Veretout e Spinazzola. Per il bosniaco sarà come un derby, per il difensore e l’armeno sarà un ritorno. La Roma sa di dover fare l’impresa per eliminare il Manchester United, ma si sta preparando da settimane solo per queste due partite. O la va, o la spacca: la Roma si gioca un trofeo e si gioca anche la partecipazione ad una competizione europea nella prossima stagione.