Roma, il bilancio è preoccupante: conti in rosso di 242 milioni

Roma, il bilancio è preoccupante: conti in rosso di 242 milioni

(Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Quando il gruppo Friedkin ha preso il controllo della Roma, sapeva che avrebbe trovato un bilancio tutt’altro che positivo. I numeri fatti pervenire alla Consob regalano però un quadro che lascia davvero poco sereni.

Nel documento del club giallorosso si legge infatti come la stagione 2019/2020 si sia chiusa con un passivo nei conti di 204 milioni di euro. Sommati a perdite pregresse, il bilancio sommario dell’anno sale a 242,5 (o meglio, – 242,5). Un duro colpo al patrimonio societario, colpito anche dalle mancate entrate da qualificazione in Champions e ricavi dalle partite causa pandemia.

La dirigenza della Roma aveva già messo in preventivo una perdita cospicua, ma probabilmente non poteva considerare un affossamento del genere. Un rosso che la società spiega così: “Nonostante le misure adottate per mitigarne le conseguenze, tale situazione di emergenza ha avuto e sta avendo ripercussioni significative sulle attività economiche della società e del gruppo determinando un contesto di generale incertezza sui proventi di AS Roma rivenienti dai diritti televisivi, dalle sponsorizzazioni, e in generale da tutte le attività commerciali del gruppo”.

Una difficoltà economica che inevitabilmente si è riversata nel mercato appena conclusosi, come vi abbiamo raccontato ieri. Nelle mani di Paulo Fonseca versano dunque ora ancora più responsabilità di quelle che già una piazza da fin troppo tempo a secco di trionfi gli ha affidato dalla scorsa stagione.

Il tecnico portoghese dovrà riuscire a portare la squadra nell’Europa che conta con una rosa che, complice anche l’infortunio di Zaniolo, non sembra affatto rinforzata rispetto all’anno passato.

Fonseca
(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Ma non possono bastare solo i risultati del campo a risanare una situazione come quella in cui versa la società al momento. Nel futuro del club della Capitale pare dunque profilarsi ora un nuovo incremento di capitale, già messo in conto dai Friedkin al cambio di proprietà.