Roma, Hermoso si presenta: “Sono in un grande club con una grande storia”

Roma, Hermoso si presenta: “Sono in un grande club con una grande storia”

(Photo by Alfredo Falcone LaPresse) Calcioinpillole.com

I giallorossi hanno finalmente piazzato il colpo in difesa tanto cercato, con la Roma che ieri ha ufficializzato l’ingaggio di Mario Hermoso, centrale spagnolo arrivato ai capitolini a parametro zero. L’ex Atletico Madrid ha firmato un contratto triennale col nuovo club.

Dopo varie peripezie e clamorosi imprevisti di calciomercato, la Roma ha risolto il dilemma difensore. Non Kevin Danso e non Tiago Djalò, con il primo che non ha superato le visite mediche mentre e con il secondo che non ha convinto appieno il club. I giallorossi hanno scelto di andare sul mercato degli svincolati e agguidicarsi il nome migliore possibile rimasto su piazza, quel Mario Hermoso cercato in estate anche da Bologna e Napoli.

Roma Hermoso
(Photo by Alfredo Falcone LaPresse) Calcioinpillole.com

Roma, ecco Mario Hermoso. Le prime parole da giallorosso del difensore: “Ho subito voluto ascoltare la proposta del club. La Roma ha grande storia. Posso adattarmi a qualunque ruolo”

Alla fine l’ex Atletico Madrid ha scelto il progetto Roma, sperando di aiutare i giallorossi di De Rossi a raggiungere i traguardi prefissati in stagione. Queste le parole di Hermoso come nuovo giocatore della Roma, rilasciata al canale ufficiale del club.

É successo tutto piuttosto rapidamente. Ma quando si è presentata questa opportunità e ho saputo dell’interesse della Roma e di fare parte di questo grande club e della sua storia, ho subito preso in considerazione la proposta della società. Ho valutato le sensazioni che mi trasmettevano allenatore e squadra e volevo capire come potevo essere utile al club“.

Ho accettato la Roma per molti motivi. É una grande squadra con una grande storia. E ho subito percepito l’entusiasmo e la passione dei tifosi verso la Roma, un po’ quello che ho vissuto all’Atletico Madrid. Come essere in una grande famiglia all’interno di una città storica e meravigliosa come Roma. Essere qui era quello che volevo a livello sportivo e competitivo, continuare a giocare ad alto livello“.

Penso non ci siano troppe differenze tra la Liga e la Serie A come campionato e tipo di squadre. In Italia come in Spagna ci sono grandissime squadre, club che partecipano alle competizioni europee e che affrontano le migliori. Poi siamo entrambi popoli latini, e la passione e il modo di vivere le partite è davvero molto simile“.

Della Roma contro la Juventus mi è piaciuta la competizione e la voglia di lottare. Poteva anche vincere e ci è andata vicino. Ma mi è piaciuta anche la solidità in difesa e come ha lavorato la squadra. Anche i cambi sono stati importanti, come l’ingresso di Dybala che spiega quanto sia alto il livello della squadra“.  

Ovviamente sono molto contento di lavorare con Mister De Rossi, credo ci troveremo molto bene. Lui da giocatore ci ha messo cuore, voglia di lottare e di tenere sempre accesa la fiamma della passione verso la Roma. Ed è così anche da allenatore, oltre che ad avere tantissime conoscenze e la voglia di costruire una squadra forte e solida”.    

Sicuramente ho giocato molte volte in una difesa a 3, ma possono adattarmi a qualunque ruolo o modulo mi voglia collocare il Mister per aiutare la squadra. Il mio obiettivo è giocare al massimo e aiutare la squadra attraverso il mio contributo“.

Diego Pablo Simeone è stato fondamentale per me e per la mia carriera. Lo stimo tantissimo. Agli inizi ho avuto qualche problema all’adattarmi all’Atletico e al suo stile di gioco, ma poi ci sono riuscito anche grazie al mio modo di vedere il calcio e cercando di unire le due cose. Ho sempre affetto per lui visto il tanto tempo passato assieme, mi ha aiutato come calciatore e come persona e spero di rivederlo come rivale“.       

Ci sono molti giocatori latini che sicuramente mi aiuteranno nell’adattarmi. Ho ancora qualche problema con l’italiano, ma sicuramente poco a poco andrò a migliorare e con il loro aiuto sarà sempre più facile“.

La bandiera della Roma nella partita di Champions con l’Inter? Credo centri molto il destino. Quell’immagine forse ha anticipato il futuro e penso che rappresenti un po’ tutto: la mia passione e la dedizione con cui vivo il calcio. E quella bandiera alle mie spalle forse significa che le nostre strade dovevano incrociarsi“.

Alle mie due figlie piace molto lo stemma della Roma. Entrambe ora sono già tifose anche se ancora non capiscono tutto perché sono ancora piccole. Ma sono molto contente di poter venire in Italia, una cosa che io e la mia famiglia volevamo fare da tempo. Le mie figlie ora sono fan dello stemma con la Lupa“.

Sono molto felice di vivere a Roma. Sono in una città immensa per patrimionio storico, culturale ed artistico. Una città conosciuta in tutto il mondo e in cui c’è anche un’importante rivalità calcistica con una squadra della stessa città. Spero di conoscerla meglio e di stare qui a lungo“.

Mi piace molto la cucina e ovviamente sono un amante della carbonara, anche se non posso mangiarla sempre. E a casa cerchiamo di farla nel miglior modo possibile con la ricetta originale. Un piatto che piace anche alle mie bimbe“.

Ringrazio ovviamente la Proprietà Friedkin e la dirigenza della Roma che hanno scelto di puntare su di me. Ovviamente anche Daniele De Rossi, che mi ha voluto qui e mi ha spiegato come potevo essere d’aiuto in questa squadra. Spero di ricambiare la fiducia di tutti“.