Tutto è pronto per la “Lasta Dance” della prima edizione della Conference League, che vedrà Roma e Feyenoord affrontarsi nel suggestivo teatro di Tirana. Le due avversarie si sono rese protagoniste di una grande cavalcata europea, fortemente caratterizzata da una qualità comune: la solidità.
I giallorossi e gli olandesi si sono infatti dimostrati tra le squadre più compatte e difficili da scalfire nel corso della manifestazione, e sarà interessante capire non solo l’approccio che adotteranno i due allenatori, ma anche quale delle due compagini sarà più determinata nell’andare a cercare la vittoria. Ecco la preview della finalissima di Tirana, estratta direttamente dal sito ufficiale dell’UEFA.
Cosa sapere: Roma
Dopo aver vinto due volte UEFA Champions League e UEFA Europa League, José Mourinho ha l’occasione per vincere la terza importante competizione UEFA per club. Sconfitta in finale di Coppa dei Campioni nel 1984, la Roma ha perso contro l’Inter l’altra finale UEFA a cui ha partecipato (Coppa UEFA 1991 nel doppio confronto), ma a Tirana avrà l’occasione per vincere la sua prima coppa europea.
Cosa sapere: Feyenoord
Vincitore della Coppa dei Campioni nel 1970, il Feyenoord ha vinto la Coppa UEFA nel 1974 e 2002 e potrebbe quindi diventare il primo club ad aver vinto le tre più importanti competizioni UEFA. La squadra di Arne Slot può contare sul capocannoniere della competizione, Cyriel Dessers (10 gol), ma nell’unico precedente contro la Roma ha perso complessivamente 3-2: nei sedicesimi di Coppa UEFA 2014/15.
Roma
Dagli ottavi (tutte le competizioni dalla più recente): VPSVPPS
Situazione attuale: 6° posto in Serie A
Feyenoord
Dagli ottavi (tutte le competizioni dalla più recente): SVPPVV
Situazione attuale: 3° posto in Eredivisie
Vieri Capretta, reporter Roma
“Se la Roma partirà forte come accaduto nella semifinale di ritorno contro il Leicester, per il Feyernoord sarà durissima recuperare. Mourinho raramente sbaglia l’approccio a una finale, perciò è lecito attendersi una Roma al massimo della condizione. I Giallorossi hanno tutto ciò che serve per sfoderare una grande prestazione e uscirne vincitori.”
Derek Brookman, reporter Feyenoord
“Dessers e compagni nell’andata della semifinale contro il Marseille hanno dimostrato cinismo contro le incertezze della difesa avversaria, mentre nel ritorno in Francia sono apparsi solidi e disciplinati in difesa concedendo pochissimo. Se la formazione olandese riuscisse a combinare queste due impostazioni di gioco in un’unica gara, potrebbe tranquillamente riportare il trofeo a Rotterdam.”
José Mourinho, allenatore Roma
“Non credo nelle pozioni magiche, né negli incantesimi […] Non c’è niente di speciale da fare: dobbiamo solo essere una squadra, conoscere le qualità e i limiti che abbiamo. Per me, a prescindere da come andrà la finale, sarà una stagione positiva”.
Arne Slot, allenatore Feyenoord
“Sappiamo cosa aspettarci [dalla Roma], ma non si sa mai, a volte il suo allenatore cambia qualcosa a livello di gioco. Ma abbiamo osservato le loro partite, quindi speriamo di essere preparati nel modo giusto, e se ci dovesse sorprendere […] abbiamo giocato 55 partite [in questa stagione] quindi sarei un po’ sorpreso se dovesse pensare a qualcosa che non abbiamo ancora analizzato”.
Roma: Rui Patrício; Mancini, Smalling, Ibañez; Karsdorp, Cristante, Sérgio Oliveira, Pellegrini, Zalewski; Zaniolo, Abraham
Feyenoord: Bijlow; Geertruida, Trauner, Senesi, Malacia; Aursnes, Til, Nelson, Kökçü; Sinisterra, Dessers