Roma Feyenoord 1-0: Zaniolo regala la Conference a Mourinho
La Roma per tornare a vincere un trofeo a 14 anni dall’ultima volta, il Feyenoord per continuare a stupire. Questi i temi della finale della prima edizione della Conference League. Mourinho si presenta in formazione tipo, recupera Mkhitaryan e si affida ad Abraham. Slot punta su Dessers e Sinisterra. Di seguito la cronaca di Roma-Feyenoord.
Roma-Feyenoord: il primo tempo
L’inizio è tutto di marca del Feyenoord che imprime un ritmo forsennato al match aggredendo i centrocampisti giallorossi. I primi quindici minuti non regalano grandissime emozioni. La Roma non riesce a ripartire nonostante i tanti movimenti di Abraham davanti. I giallorossi perdono subito Mkhitaryan per il riacutizzarsi del problema al flessore. Il copione della sfida non cambia anche se gli olandesi fanno fatica a rendersi pericolosi dalle parti di Rui Patricio. La partita si sblocca al minuto 32: Mancini pesca Zaniolo in area, grande stop dell’esterno e appoggio in rete di esterno sinistro. Sbloccata la gara la Roma non si sbilancia ma cerca di ripartire in contropiede per cercare di chiudere la gara. Gli animi in campo si accendono, Mourinho invita i suoi a non perdere la calma visto il vantaggio ottenuto. Gli olandesi non sfondano, con Rui Patricio che presidia bene l’area piccola. Il primo tempo termina con i giallorossi in vantaggio.
Roma-Feyenoord: il secondo tempo
Il secondo tempo si apre con un clamoroso palo di Trauner seguito da un miracolo di Rui Patricio che devia in angolo. Cinque minuti dopo Rui Patricio devia sulla traversa un missile di Malacia. Gli uomini di Slot premono insistentemente alla ricerca del pareggio, la Roma resiste come può. Gli uomini di Mourinho sono in completa apnea e il portoghese lancia Veretout e Spinazzola. A venti minuti dalla fine i giallorossi si si rivedono in zona offensiva con Veretout che impegna severamente Bijlow. L’occasione è solo un lampo in un dominio di marca olandese con la Roma che resiste strenuamente. Pellegrini ha la palla del KO a cinque minuti dalla fine ma si fa ipnotizzare da Bijlow. Gli ultimi minuti sono infuocati. La Roma resiste e porta a casa il trofeo dopo 14 anni di attesa.