Roma e Inter, i due volti del mercato in uscita della Serie A
Se da una parte è vero che il mercato in entrata rappresenta l’orizzonte cui fanno inevitabile riferimento i sogni e le aspettative dei tifosi di ogni squadra, va altresì sottolineato come delle buone operazioni in uscita siano di fondamentale importanza per garantire equilibrio economico alla sussistenza del club e del monte ingaggi ad esso legato.
La Roma e la masterclass di Tiago Pinto
In questo senso le ultime ore della Roma e di Tiago Pinto sono state paradigmatiche e di livello assoluto. Dapprima portando a termine in call la trattativa con l’Olympique Marsiglia per Jordan Veretout: calciatore ai margini del progetto giallorosso è sostanzialmente impossibile da rinnovare a causa delle sue alte pretese. Insomma, un problema su tutti i livelli risolto con un bonifico da 11 milioni di euro più bonus che mette tutti d’accordo e fa esultare le casse dei Friedkin. Allo stesso modo va intesa la missione londinese dello stesso general manager portoghese: il primo step sarà legato all’approfondimento dei dialoghi con il Fulham per riuscire a catalizzare le attenzioni del club britannico nei confronti di Justin Kluivert, altro esubero per eccellenza dei piani giallorossi. Anche in questo caso è possibile che venga stipulato un accordo tra le parti che preveda il trasferimento dell’olandese a titolo definitivo nelle file dei Cottagers per una cifra superiore ai 10 milioni di euro. Dopodiché il grande dilemma, quello legato a Zaniolo.
Inevitabile che la Roma è Mourinho spingano per la conferma dell’attaccante italiano, dall’altro punto di vista però la corte del Tottenham di Fabio Paratici è ormai evidente da qualche settimana, ovvero dalla missione milanese di fine giugno del dirigente italiano. Il soggiorno londinese di Tiago Pinto sarà un’occasione utile per riaggiornare le parti e magari avvicinarle anche in relazione ad una valutazione che i capitolini attestano nell’ordine dei 50 milioni di euro. D’altra parte, però, il contratto con scadenza 2024 non mette al riparo da rischi, e la permanenza di Zaniolo sarebbe raccomandabile solo dietro un rinnovo di contratto che ne vada a blindare il futuro a doppia mandata.
Inter, quando le uscite bloccano gli ingranaggi
L’esempio contrario a quello della Roma è invece legato all’Inter. Per quanto i nerazzurri abbiano impressionato nel giugno della rivoluzione e del ritorno di Lukaku, nelle settimane successive la lentezza inesorabile nel reperimento di acquirenti per i propri esuberi ha fatto incespicare i meccanismi che Ausilio e Marotta credevano di avere oliato a dovere. È necessario accelerare nella fase più calda, quella che anticipa la stagione e che porterà al rush finale del mese di agosto. Pinamonti potrebbe rappresentare un introito da 20 milioni di euro se il Sassuolo dovesse decidersi ad affondare il colpo dopo avere ceduto Raspadori, mentre per Alexis Sanchez il Marsiglia attende sornione che i nerazzurri reperiscano con l’entourage del cileno un accordo per la rescissione consensuale del legame dietro il pagamento di una ricca buonuscita. Solo così i nerazzurri potrebbero mantenere lecite speranze di poter rimandare la cessione illustre di Skriniar, e magari ipotizzare quel colpo in entrata che andrebbe a completare il reparto arretrato a disposizione di Simone Inzaghi.