L’attaccante della Roma, Paulo Dybala, si è raccontato a DAZN nel contenuto “Scacco Capitale”, condotto da Diletta Leotta. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni sulla sua avventura in giallorosso e il rapporto con José Mourinho.
Su Mourinho
“La sua è un’immagine molto forte nel mondo del calcio, potrebbe essere un ottimo giocatore di scacchi. Prima di arrivare a Roma l’ho sentito due volte, mi ha chiamato quando ero ancora alla Juve. Con lui ho sentito subito un feeling speciale, è bravo a parlare ed entrare nelle persone. Penso che nel mondo del calcio sia difficile trovare qualcuno che riesca a parlarti sempre con sincerità, e lui lo ha sempre fatto. Lui è uno che ha fatto la storia del calcio, capisce bene il calcio ed è bravissimo a preparare le partite, ha vinto ovunque è andato. Il mio rapporto con lui? Molto sincero e diretto, ci confrontiamo molto. entrambi vogliamo il meglio per la gente. La chiamata? La prima cosa che mi ha detto è stata “Ricordi quel momento?”, non mi era mai capitato che un allenatore avversario facesse una cosa simile”.
Sulla Numero 10 della Roma
“Quella rimarrà sempre la maglia di Francesco Totti. Alla Juventus è stato diverso perché mi è stata offerta direttamente dal club, e per me è stato un grande piacere. Se un giorno dovessi indossarla anche qui sarebbe una grande responsabilità”.
Su Cristiano Ronaldo
“Con lui ho vissuto tre anni importanti, perché la squadra era forte e lui ovviamente ci dava quel qualcosa in più. In Argentina si sente molto la rivalità fra lui e Messi, e io da ragazzino sono sempre stato per Messi. Una volta ricordo che venne a sedersi vicino a me ed iniziammo a parlare anche di queste cose, oltre che della nostra vita. Ci siamo fatti delle belle risate, abbiamo sempre avuto un bel rapporto, un bel dialogo”.