Roma, crollo inaspettato: qual è il motivo?
La sconfitta della Roma con il Parma ha lasciato diversi addetti ai lavori sbalorditi. Ciò che maggiormente ha stupito è stata l’incapacità di reagire dei capitolini e la predominanza, per la maggior parte della gara, dei crociati. Una squadra rinata, quella di D’Aversa, capace di mettere in difficoltà la Roma e di difendersi in maniera compatta e ordinata, non rischiando praticamente nulla.
Roma: crollo inaspettato
Un Edin Dzeko non in forma eccelsa, El Shaarawy e Pedro spenti ed un Pellegrini invisibile hanno fatto il resto, specie se a loro si addizionano le prestazioni disastrose di Ibanez e Kumbulla. Tutte nel calderone per quella che probabilmente è la peggior prestazione stagionale della Roma, protagonista della sconfitta più brutta di questa annata.
Ma qual è stato il motivo principale di questo crollo? Oltre alla stanchezza fisiologica dopo le fatiche di Europa League, i capitolini mancavano di tre perni fondamentali. Niente alibi naturalmente, specie per una sconfitta del genere, ma quando ti mancano contemporaneamente Smalling, Veretout e Mkhitaryan è difficile non risentirne.
Urge una reazione in vista dello Shakhtar
La spina dorsale dei capitolini si è completamente smantellata in un pomeriggio apparentemente tranquillo per la Roma. I capitolini, palesemente presi alla sprovvista dopo il gol di Mihaila, non hanno saputo reagire, non creando praticamente neanche un vero e proprio pericolo per Sepe. Dagli errori difensivi alla sterilità offensiva, un problema unico che emerge da una prestazione orfana di chi una soluzione probabilmente poteva trovarla.
In attesa del recupero di questi perni, Fonseca dovrà lavorare sulla testa dei suoi calciatori, chiamati al riscatto nella partita più importante della propria stagione, consapevole di dover puntare tanto su una competizione che potrebbe portare ad un obiettivo (la Champions) che al momento sembrerebbe essere molto difficile da raggiungere tramite il quarto posto.