Roma, contro le grandi è una debacle continua

Roma, contro le grandi è una debacle continua

(Photo by ARND WIEGMANN / various sources / AFP) (Photo by ARND WIEGMANN/AFP via Getty Images)

Con la sconfitta di ieri contro la Juventus, continua la striscia di risultati negativi della Roma contro le grandi del nostro campionato. Mettendo insieme i risultati delle sfide tra le sette sorelle del calcio italiano moderno, infatti, i giallorossi hanno raccolto la miseria di tre pareggi e quattro sconfitte in sette gare.

Un bottino davvero misero e reso ancora più pesante dai quasi tre gol a partita subiti dalla squadra di Fonseca nei sette scontri diretti affrontati fino ad oggi: la Roma ha subito ben 20 gol in sette partite, mettendone a segno soltanto 8. I giallorossi sono ultimi nella classifica avulsa con soli tre punti.

Anche nella partita contro la Juventus la Roma ha dimostrato i suoi limiti quando di fronte c’è un’avversaria di alta qualità. Gli attacchi dei giallorossi appaiano sterili contro difese di spessore e neanche il ritorno di Edin Dzeko, preservato per la seconda parte di gara, è riuscito ad infastidire la solida difesa bianconera. A differenza dei precedenti big match stagionali, però, la Roma è apparsa in partita, ha provato ad offendere ed a tenere aperto il risultato per tutti i novanta minuti. Non era facile contro la Juventus, così come non era facile nei precedenti big match, ma questa Roma ha un limite e lo deve superare.

Non è detto che non riuscendo a vincere gli scontri diretti, non si possa comunque raggiungere obiettivi importanti, ma l’importanza di questi obiettivi dipende sicuramente anche dall’esito degli scontri diretti: se questa Roma può accontentarsi dell’Europa, magari anche quella più importante, allora forse potrebbe bastare vincere contro le restanti tredici squadre di Serie A (e comunque potrebbe non essere così), ma se si vuole sognare in grande, allora bisogna dare una svolta. I big match sono chiamati così perché sono sfide importanti e la Roma contro le grandi si perde e perde, quasi sempre. Bisogna invertire la tendenza.