Terza amichevole, terza vittoria per la nuova Roma targata José Mourinho. Allo stadio Nereo Rocco di Trieste, i giallorossi sconfiggono per 1-0 la Triestina grazie alla rete del giovane classe 2002 Nicola Zalewski, siglata al 49° minuto. La formazione iniziale schierata dallo Special One, verosimilmente, ha visto il ritorno in campo della ‘prima linea’ giallorossa. Si rivedono infatti Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan e Dzeko. Una buona occasione per effettuare i primi test tattici veri e propri. Mourinho parte con un 4-2-3-1 ‘camaleontico’. Un assetto tattico mutevole che, in fase difensiva assume più i connotati di un 4-4-2 con un pressing alto incisivo e costante. 3-4-2-1 in transizione offensiva, con Zaniolo e Pellegrini e formare una coppia di ‘fantasia’ alle spalle del terminale offensivo Dzeko.
Buone indicazioni dell’ex Primavera dell’Inter, seppur apparso troppo nervoso e vicino alla lite con Walter Lopez. Non al top Henrikh Mkhitaryan, l’unico dei titolari ad apparire, per lunghe fasi della prima frazione, estraneo al gioco in una posizione troppo defilata e distante dalla ‘zona calda della trequarti’. Nei secondi 45 minuti, Mourinho cambia tutto: spazio a giovani e ‘seconde linee’. La partita cambia e i ritmi, intensi nella prima frazione, lasciano spazio a maggiore pericolosità e più occasioni di gol fino alla rete di Zalewski che, di fatto, decide il match.
Primi lampi dai titolatissimi di Mourinho, in attesa di ulteriori test e di innesti dal mercato. Intanto la Roma inizia ad assumere i caratteri idealizzati dallo Special One, in attesa di conciliare tutte le sfaccettature della sua visione di gioco. Tanto pressing e copertura della varie zone del campo nei primi 45 minuti. Maggiore pericolosità offensiva ma reparti più sfilacciati nella seconda frazione. C’è ancora da lavorare, il tempo è galantuomo.