La Roma è scesa in campo consapevole di non essere in forma con l’Atalanta, pronta a fare una partita di sacrificio sperando di avere dalla sua qualche episodio favorevole per portare a casa un risultato positivo.
Quella di ieri è sembrata tanto una prova generale prima del doppio confronto che attenderà i capitolini nella prossima settimana contro il Manchester United. I ritmi saranno più o meno quelli e anche la qualità non dovrebbe essere poi così diversa.
Contro l’Atalanta la Roma si è sforzata di svolgere una partita difensiva, rinunciando quasi ad attaccare a tratti (anche per bravura degli avversari) e restando concentrati sui pochi spazi da lasciare ai calciatori orobici. I molteplici tiri prodotti dalla quadra di Gasperini sono stati disinnescati bene dalla difesa, quasi consenziente nel farsi dominare per 70 minuti in attesa poi della scintilla che è arrivata con l’espulsione di Gosens.
In quel momento l’Atalanta non poteva reggere più quei ritmi e di conseguenza si è rannicchiata nella propria area di rigore lasciando spazio alla Roma, che ha prima trovato il pareggio e poi sfiorato la vittoria in un paio di occasioni.
Tutto sommato la prestazione non è assolutamente da buttare, considerando anche i precedenti negli scontri diretti con le altre big in questa stagione: una prova di sacrificio che conferisce alla Roma un risultato positivo contro la squadra più in forma attualmente del campionato italiano, ma soprattutto contro la compagine più inglese dell’intera Serie A.
La Roma vista ieri sarà probabilmente quella che vedremo anche in campo con i Red Devils, ad eccezione di Calafiori che molto probabilmente sarà sostituito da Spinazzola. Per il resto gli 11 saranno verosimilmente quelli, pronti ad affrontare una squadra che hanno praticamente già sfidato una settimana prima.
Fonseca conosce bene i rischi e la sta preparando ormai da due settimane: la concentrazione e la tensione sono alte, non resta che scendere in campo e provare a scrivere la storia, con sacrificio e determinazione.