Il celeste incrocia il nerazzurro sotto il cielo di Turchia, tra le grida di due popoli che vogliono fare la storia di questa meravigliosa competizione. Manchester City-Inter è il ritratto perfetto di una finale europea, in cui sogno e ossessione si mescolano piacevolmente in una sfida colma di passione, entusiasmo e adrenalina a non finire. Da una parte il percorso onirico e “operaio” dei ragazzi di Simone Inzaghi, che dopo aver superato brillantemente un complicatissimo girone si sono fatti spazio travolgendo le portoghesi e i cugini rossoneri. Dall’altra i giganti “maledetti” di Guardiola, che nonostante le innumerevoli vittorie nei confini inglesi non sono ancora riusciti a portarsi la Coppa dalle Grandi orecchie a casa.
Una partita che racchiude l’essenza stessa del football, e che presenta tutte le carte in regola per regalare a tifosi ed appassionati di tutto il mondo una serata pregna di meraviglia, emozioni e divertimento. Manchester City-Inter è finalmente pronta a scrivere la storia, ed a bloccare nel suo epico respiro il calcio europeo.
Il City inizia come da copione a tenere in mano il pallino del gioco nel tentativo di costruire pericoli dal basso, ma l’Inter copre benissimo il campo ed aggredisce alta, rendendo difficoltosa la prima costruzione ai Citizens. La prima occasione degna di nota arriva dopo 6 minuti, ed a crearla sono gli uomini di Guardiola: Bernardo Silva riceve a destra e calcia in porta dopo aver ingaggiato un duello con Dimarco, ma la palla termina a lato. I nerazzurri cercano tranciare le linee di passaggio degli inglesi e di puntare, di conseguenza, molto sulle transizioni positive, restando tuttavia compatti e muovendosi a zona. Al 20′ Brozovic tenta la conclusione da fuori, ma la sfera termina sul fondo. Al 26′ Barella tenta di sorprendere Ederson con un pallonetto, ma il tentativo è impreciso. A ridosso del 30′ Haaland viene servito in area e calcia forte verso la porta, trovando la respinta di Onana. I nerazzurri crescono con il passare dei minuti, ma il match non offre occasioni clamorose o episodi degni di nota, eccetto l’infortunio di uno sfortunato De Bruyne, che è costretto a lasciare il campo nei minuti finali. Il primo tempo di Manchester City-Inter si conclude a reti bianche.
Nella ripresa le due squadre si allungano leggermente, e la brillantezza inizia a mostrare qualche segnale di cedimento. Il copione è piu o meno lo stesso della prima frazione, ma l’Inter regge botta e continua a giocare ordinata e aggressiva, tentando di sfruttare gli errori e i buchi degli avversari. L’occasione piu ghiotta tuttavia arriva sui piedi di Lautaro Martinez, che al minuto 60′ non riesce a sfruttare un regalo di Akanji sparando su Ederson. I ragazzi di Guardiola peccano lucidità negli ultimi 15 metri, ma al 68′ trovano una grande combinazione che porta alla rete che sblocca la finale, firmata da Rodri. L’Inter non ci sta e tenta subito di reagire lanciandosi in avanti. Al 71′ Dimarco colpisce clamorosamente la traversa su azione in tag team con Lukaku, ma i Citizens riescono a salvarsi. Al minuto 78′ risponde Foden, che si divora la rete del raddoppio a tu per tu con Onana. Allo scoccare del 90′ l’Inter va vicinissima al pareggio con Lukaku, che colpisce su una bella sponda di Gosens, ma Ederson para miracolosamente. Un’Inter bella e coraggiosa cade eroicamente contro un Manchester City opaco e poco brillante, che tuttavia vince la sua prima Champions League.