Rocco Commisso ha portato gli USA in Italia

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Rocco Commisso ha regalato alla Fiorentina e all’Italia una cosa mai vista prima: il Viola Park è uno spettacolo d’arte e di funzionalità calcistica. Certe cose si possono fare solo all’estero? No. Commisso l’ha dimostrato coi fatti.

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Il Viola Park è un gioiello

Da qualche giorno a Bagno a Ripoli si respira un’aria nuova, fresca ed elettrizzante. Il motivo? L’inaugurazione di quello che è, dall’11 ottobre, il centro sportivo più all’avanguardia del mondo: il Viola Park. Al ‘Grand Opening’ non c’era una sola persona, delle più di tremila presenti, che non fosse col sorriso a 32 denti stampato in viso, ma soprattutto che non fosse letteralmente pietrificata da quello che stava vedendo. Un’area di 30 ettari, con dodici campi da calcio di cui due mini stadi, otto grandi padiglioni per prima squadra, giovanili, women, eventi, media center, fino all’antica Villa Leopoldina presente al centro del Viola Park. Tutto è in perfetto stile Fiorentina. Un progetto moderno e futuristico, ma che allo stesso tempo non volta le spalle alla tradizione.

Una serata che entra nella storia del calcio italiano 

Commisso ha organizzato e diretto una serata pressoché perfetta, iniziata con la luce splendente del sole, e finita con quella scintillante dello spettacolo pirotecnico allo Stadio Curva Fiesole. Dall’apertura storica con sbandieratori della Repubblica Fiorentina, a Carlo Conti come presentatore, fino ai tani ospiti come Piero Pelù, Marco Masini, Aleksander Ceferin e Andrea Abodi: il Grand Opening del nuovo centro sportivo viola è stato un mix di emozioni esplosive difficili da spiegare: un momento di aggregazione e di festa che incarna la vera passione dei fiorentini per il calcio.

Rocco Commisso col Viola Park ha dimostrato all’Italia che si può fare 

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A prendersi la scena della serata non poteva non essere l’artefice di questo bel progetto chiamato Viola Park: Rocco Commisso. Con il Grand Opening del nuovissimo centro sportivo lo possiamo confermare: Commisso è il simbolo di questa nuova Fiorentina, che dall’11 ottobre si è catapultata in una nuova realtà. Un capitano, un leader vero e proprio, un uomo che si è preso un popolo coi fatti, non con le parole. Nel presidente italo-americano i tifosi viola hanno trovato un punto di riferimento, come se fosse un padre da abbracciare. “Al Viola Park decido io!”, e scoppia il grande applauso dalle tribune del Curva Fiesole, in visibilio per l’arrivo di Commisso. “Grazie Rocco!”, “Rocco sindaco”: nel corso dello spettacolo non sono mancati gli striscioni a dedicati al numero uno viola, protagonista indiscusso della serata.

Solo entrando al Viola Park ci si accorge dell’immensità e dell’innovazione di questo centro sportivo. Una struttura mai vista prima in Italia e all’avanguardia per tutto il mondo, probabilmente la migliore. Rocco Commisso ha dimostrato all’Italia che se si vuole le cose belle si possono fare, anche in un paese burocraticamente complicato come il nostro. “Se persone come me vogliono investire lasciatele investire. Si deve fare qualcosa per aiutare la quarta più grande industria in Italia, che è il calcio”. Rocco Commisso ha portato gli USA in Italia? Sì, e probabilmente ha fatto anche di più.