Robinho, il Santos sospende il contratto per l’accusa di stupro
“Il Santos e l’atleta Robinho riferiscono che, di comune accordo, hanno deciso di sospendere la validità del contratto firmato il 10 ottobre in modo che il giocatore possa concentrarsi esclusivamente sulla sua difesa nel processo che si svolge in Italia”. Lo si legge in un tweet del club brasiliano.
“Il mio obiettivo era quello di aiutare il Santos. Mi dà fastidio non poterlo fare, ma è meglio che in questo momento mi concentri sui miei affari personali. Dimostrerò la mia innocenza per i tifosi del Santos e le persone a cui piaccio”, ha detto il brasiliano in un video pubblicato su Instagram.
Robinho è condannato in primo grado a 9 anni, per uno stupro avvenuto nel 2013 a Milano. Il calciatore e un suo amico, Ricardo Falco, sono accusati dal tribunale di Milano di aver partecipato allo stupro di una giovane donna in una discoteca milanese. L’ex Milan ha impugnato la condanna, sostenendo di essere innocente. Inoltre, i suoi avvocati hanno inviato una lettera ai media sostenendo che il giocatore ha sempre dichiarato di aver avuto rapporti sessuali consensuali.
“Sto ridendo perché non mi interessa, la donna era completamente ubriaca, non sa nemmeno cosa sia successo”. Questa è una delle tante dichiarazioni di Robinho, diffuse in esclusiva dal canale brasiliano Globo Esporte. Robinho era stato precedentemente accusato e assolto per stupro nel 2009 quando giocava per il Manchester City. Gli sponsor e i tifosi del Santos avevano manifestato il loro dissenso sull’acquisto di Robinho da parte del club. Infatti, dopo l’annuncio della sua firma, uno sponsor della squadra aveva concluso il suo rapporto con il Santos “per rispetto delle donne”, e almeno altri quattro sponsor avevano chiesto al club di rescindere il loro contratto.