Robinho condannato per stupro: chiesta l’estradizione dal Brasile
Guai per l’ex Milan Robinho che è stato accusato prima e condannato ora per stupro nei confronti di una 23enne albanese a Milano. Molte volte colpito anche da giocatore per atteggiamenti esuberati, che lo hanno forse frenato nella crescita a diventare un giocatore completo, per Robinho ora le cose potrebbero mettersi parecchio male. Già la Procura brasiliana avrebbe avviato da mesi le pratiche per l’arresto internazionale al quale potrebbe aggiungersi l’estradizione dal Brasile. Come spesso accade per i calciatori brasiliani, la vita dopo la carriera sportiva riserva sempre alcune brutte sorprese. Robinho ne è l’ennesimo esempio.
Robinho condannato per stupro: i fatti
Secondo quanto rivelato dalla redazione di Tuttomercatoweb, i fatti che son culminati con la condanna per stupro nei confronti di Robinho risalgono allo scorso 22 gennaio 2013 in quel di Milano. Il giocatore brasiliano avrebbe stuprato una 23enne albanese vicino ad uno dei locali del capoluogo lombardo. Dopo la denuncia lo stesso giocatore ha ricevuto la condanna in via definitiva, assieme ad un amico, il 19 gennaio scorso a 9 anni di reclusione per violenza sessuale. a Suprema Corte aveva reso definitivi i 9 anni decisi dal Tribunale milanese, a seguito dell’inchiesta del pm Stefano Ammendola
Non sarebbero finite qui le condanne però. Infatti, dell’invio della richiesta di estradare verso l’Italia l’ex fantasista rossonero è stato informato l’Ufficio esecuzione della Procura milanese. Nei mesi scorsi ha emesso un mandato d’arresto internazionale, con istanza di estradizione, per l’ex calciatore, con atti firmati dal pm Adriana Blasco. Non proprio un grandissimo futuro, dunque, si prospetta per il giocatore brasiliano che potrebbe anche non poter tornale nella sua patria. L’Italia, infatti, ha trasmesso gli atti del mandato d’arresto (non eseguito allo stato) con richiesta di estradare Robson de Souza Santos, 38 anni e quattro stagioni in rossonero tra il 2010 e il 2014.