Un’amichevole estiva per cambiare il futuro e aprire nuove pagine di una carriera ancora tutta da scrivere. La gara che ha visto l’Atalanta in campo contro il Pordenone, al Gewiss Stadium, potrebbe cambiare l’assetto offensivo della Dea in vista della prossima stagione.
Dai tanti giovani schierati in campo, Gianpiero Gasperini ha ottenuto ottime risposte soprattutto da parte di Roberto Piccoli, autore di un gol e di un assist, decisivi ai fini del risultato: il tabellino recita 2 a 1 per i bergamaschi. Una prestazione, la sua, che non ha lasciato indifferenti i tifosi ma anche lo stesso tecnico, che ora starebbe pensando di trattenerlo in nerazzurro in vista della prossima stagione.
Il giovane attaccante sarebbe perfetto come vice Zapata e la vicinanza dell’attaccante colombiano e quella del connazionale Muriel potrebbero senza dubbio aiutarlo in un percorso di crescita iniziato già lo scorso anno, allo Spezia, dove è arrivato in prestito per conoscere da vicino, per la prima volta, la Serie A. Un’esperienza positiva quella in terra ligure: per lui 23 presenze per un totale di 960 minuti, conditi da 6 gol e 2 assist. E anche per la buona impressione fatta lo scorso anno, lo Spezia bis sembrava davvero ad un passo.
Prima dell’amichevole del Gewiss Stadium, infatti, l’attaccante sembrava diretto nuovamente verso il club che lo aveva già ospitato un anno fa. Un trasferimento che, però, potrebbe essere bloccato proprio da Gasperini, che vedrebbe in lui l’alternativa ideale per far rifiatare Zapata.
I colori nerazzurri, Roberto, ce l’ha dentro da sempre. Nato a Bergamo nel 2001, ha cominciato la sua carriera proprio nell’Atalanta. Fin dal settore giovanile, l’attaccante ha indossato la maglia della Dea, con la quale ha attraversato le varie categorie mettendosi sempre in mostra a suon di gol, marchio di fabbrica scontato per uno cresciuto col mito di Mario Mandzukic.
Dopo la parentesi di un anno allo Spezia, club con il quale è riuscito ad ottenere la salvezza a fine stagione, ora potrebbe essere arrivato il momento di affermarsi a Bergamo, la sua città, con addosso i suoi colori, il nero e l’azzurro.